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Maturità2024: Ungaretti, Pirandello, riscoprire il silenzio, selfie e blog, “Elogio dell’Imperfezione”. Ecco le tracce

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Oggi è arrivato per mezzo di milione di studenti italiani il giorno tanto temuto: la prima prova di italiano dell’esame di maturità. Ecco le tracce

Maturità2024: Ungaretti, Pirandello, riscoprire il silenzio, selfie e blog, “Elogio dell’Imperfezione”. Ecco le tracce

Oggi è arrivato per mezzo di milione di studenti italiani il giorno tanto temuto: la prima prova di italiano dell’esame di maturità. Ecco le tracce

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Maturità2024: Ungaretti, Pirandello, riscoprire il silenzio, selfie e blog, “Elogio dell’Imperfezione”. Ecco le tracce

Oggi è arrivato per mezzo di milione di studenti italiani il giorno tanto temuto: la prima prova di italiano dell’esame di maturità. Ecco le tracce

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Alle ore 8:30 in punto, Il Ministero dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha pubblicato la chiave del plico telematico per accedere alle tracce dando ufficialmente inizio all’agognato Esame di Stato.

Tra le prime tracce confermate gli autori Luigi Pirandello con “Quaderni di Serafino Gubbio operatore” e Giuseppe Ungaretti, del quale gli studenti dovranno analizzare “Pellegrinaggio” della raccolta “Vita d’un uomo” per l’analisi del testo tipologia A. Per il testo argomentativo, è uscita la traccia su “Storia d’Europa” di Giuseppe Galasso, un invito alla riflessione sull’uso dell’atomica. Sempre secondo le prime indiscrezioni, anche “Riscoprire il silenzio” della giornalista Nicoletta Polla Mattiot è tra gli argomenti proposti al primo scritto della maturità 2024 così come “L’Elogio dell’Imperfezione” di Rita Levi Montalcini. Per il testo argomentativo, anche Maurizio Caminito, ex direttore della Biblioteca centrale per ragazzi di Roma, con il suo “Profili, selfie e blog, la forma del diario nell’epoca di internet”. Infine, l’ultima traccia è sul testo della costituzionalista Maria Agostina Cabiddu, che proprio in questi giorni ha firmato l’appello dei 180 costituzionalisti a fianco di Liliana Segre contro la riforma del premierato e tratto dalla rivista dell’AIC, Associazione Italiana Costituzionalisti. 

Per oltre mezzo milione di studenti è arrivato il giorno tanto temuto: la prima prova di italiano di una maturità che per alcuni non arriverà mai e che non toccherà a un numero quantificare. Eppure per i ragazzi meno strutturati quel voto si tramuterà in una sentenza capace di influenzare il destino, sbarrandogli magari le porte della facoltà che tanto avrebbero voluto frequentare; per altri, magari più risoluti e dotati di un pizzico di faccia tosta, il giudizio dei prossimi giorni rappresenterà quello che è: un semplice numero, espressione di una delle tanti fasi di una vita sempre diversa, capace di sorprenderci come deluderci a ogni svolta. Oltretutto in un esame che promuove tutti (99,7% nel 2023), dettaglio non indifferente.

Del resto, si sprecano le storie di uomini straordinari che a scuola non erano un granché o sono stati ridicolmente sottostimati. Piuttosto, i numeri che dovrebbero impensierire sono quelli dei banchi sempre più vuoti e degli iscritti sempre meno numerosi all’università.

di Ilaria Cuzzolin

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