Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Miss Italia, quanto piacevi e ci manchi

Miss Italia, insieme al Festival di Sanremo, ha segnato il ritorno al gusto nazionale del vivere liberi e gaudenti. Con un’importante differenza: le canzoni hanno retto ai cambiamenti del costume, mentre le sfilate di bellezza no.
| ,

Miss Italia, quanto piacevi e ci manchi

Miss Italia, insieme al Festival di Sanremo, ha segnato il ritorno al gusto nazionale del vivere liberi e gaudenti. Con un’importante differenza: le canzoni hanno retto ai cambiamenti del costume, mentre le sfilate di bellezza no.
| ,

Miss Italia, quanto piacevi e ci manchi

Miss Italia, insieme al Festival di Sanremo, ha segnato il ritorno al gusto nazionale del vivere liberi e gaudenti. Con un’importante differenza: le canzoni hanno retto ai cambiamenti del costume, mentre le sfilate di bellezza no.
| ,
| ,
Miss Italia, insieme al Festival di Sanremo, ha segnato il ritorno al gusto nazionale del vivere liberi e gaudenti. Con un’importante differenza: le canzoni hanno retto ai cambiamenti del costume, mentre le sfilate di bellezza no.
«Miss, mia cara miss / Nu cuoppo allesse io divento per te / Miss, mia dolce miss / Scaveme a fossa ca io moro per te». Non c’è bisogno di scomodare il genio di Totò per parlare di Miss Italia. Un racconto delle bellezze indigene della Penisola, sgusciato via dopo vent’anni di donne al focolare. Da immagine imposta dal fascismo e dalle sue litanie insopportabili, Miss Italia – insieme alle canzoni del Festival di Sanremo – ha segnato il ritorno al gusto nazionale del vivere liberi e gaudenti. Con una differenza: le canzoni e Sanremo hanno retto ai cambiamenti del costume mentre le sfilate di bellezza non hanno retto al mutamento della vista. La musica è rimasta uno show da prima serata, le donne belle in passerella per diventare Miss Italia invece no. C’entra probabilmente il fatto che oggi la donna non deve essere considerata per la bellezza e basta. C’entrano la stagione del Lgbtq + e un’androginia che è divenuta, comunque la si pensi, gusto popolare. Perciò quella dell’elezione della nuova Miss Italia è ormai una notizia laterale. Lei si chiama Zeudi di Palma, è di Napoli, quartiere Scampia ed è molto bella. Il fatto che le biografie la definiscano «impegnata socialmente» offre già un termometro di come l’Italia sia cambiata rispetto agli anni in cui Sofia Loren veniva eletta Miss eleganza. Al punto da avere nostalgia del canticchiare di Totò: «Miss mia dolce miss / Io voglio il bis e tu lo sai di che». D’un sogno che svanisce, come se ne vanno ogni giorno gli attimi della vita. E della bellezza.   di Aldo Smilzo

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Avellino, trascina un passeggino mentre è alla guida di uno scooter

02 Maggio 2024
Pericoloso e assurdo. Ad Avellino un uomo, mentre è alla guida di uno scooter, trascina un passe…

Totò diventa un marchio registrato

02 Maggio 2024
Giù le mani da “’A Livella”. E da Totò, forse il nomignolo più celebre e utilizzato ancora oggi …

Primo Maggio, festa dei lavoratori del terzo millennio

01 Maggio 2024
In occasione del Primo maggio 2024 vogliamo fare un passo indietro. A quando si cominciano a for…

A che gioco giocate?

27 Aprile 2024
Come giocate con i vostri figli? A cosa giocate con i vostri figli? Oggi una domanda diretta per…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI

Exit mobile version