Nasce “Domus Europa”, il centro europeo di cooperazione per la ricostruzione dell’Ucraina
In un momento cruciale per il futuro dell’Ucraina nasce “Domus Europa”, il nuovo centro europeo di cooperazione Italia-Ucraina. A rappresentarlo – in qualità di portavoce ufficiale – è Claudia Conte; le sue parole

Nasce “Domus Europa”, il centro europeo di cooperazione per la ricostruzione dell’Ucraina
In un momento cruciale per il futuro dell’Ucraina nasce “Domus Europa”, il nuovo centro europeo di cooperazione Italia-Ucraina. A rappresentarlo – in qualità di portavoce ufficiale – è Claudia Conte; le sue parole
Nasce “Domus Europa”, il centro europeo di cooperazione per la ricostruzione dell’Ucraina
In un momento cruciale per il futuro dell’Ucraina nasce “Domus Europa”, il nuovo centro europeo di cooperazione Italia-Ucraina. A rappresentarlo – in qualità di portavoce ufficiale – è Claudia Conte; le sue parole
Una novità, una bella e importante novità: in un momento cruciale per il futuro dell’Ucraina – di cui oggi ricorre l’anniversario dell’indipendenza del Paese – nasce “Domus Europa”, il nuovo Centro Europeo di Cooperazione Italia-Ucraina.
Per la, tanto attesa e sperata, ricostruzione dell’Ucraina. Un Paese distrutto dai violenti attacchi di questi anni e che proseguono ancora.
“Domus Europa”, fondato e presieduto da Stefano Nicolussi Rossi, si propone come piattaforma permanente di dialogo e progettazione fra le istituzioni pubbliche, le università, le imprese e la società civile dei due Paesi protagonisti di questo nuovo Centro.
A rappresentare il nuovo Centro, in qualità di portavoce ufficiale, è Claudia Conte, giornalista, scrittrice e attivista. Conte è da tempo impegnata in missioni di solidarietà a sostegno di donne e bambini ucraini, vittime di una guerra che ogni giorno produce solo morti e feriti.
Il senatore Marco Scurria – segretario della Commissione Affari Europei del Senato – dirige e presiede il Comitato scientifico. Vicepresidenti Angelo Paletta, Luca Colonna e Serena Tajé Forni, con quest’ultima che ricopre anche la carica di Direttore Generale.
Il principale obiettivo che si pone “Domus Europa” è tanto complicato quanto lodevole: accompagnare la ricostruzione dell’Ucraina. E non solo sul piano materiale ma anche sociale e culturale. Per porre le basi per una cooperazione duratura fra l’Italia e l’Ucraina.
Fra i partner strategici figura Renovua S.p.A., società fondata nel 2023 da Nicolussi Rossi e attiva da tempo in progetti ad alto impatto sociale.
Tre principali progetti di “Domus Europa” sono già in fase operativa. Ecco quali
Tre i principali progetti che sono già in fase operativa:
- Sanità e riabilitazione dei veterani di guerra: interventi chirurgici avanzati con la tecnologia TSR per amputati;
- Energia rinnovabile nei Carpazi;
- Finanza sociale: creazione di una banca dedicata agli sfollati interni e alle piccole imprese ucraine.
Il 26 agosto, il primo intervento operativo sul campo di “Domus Europa”
Il primo intervento operativo sul campo è fra 2 giorni, il 26 agosto, a Rivne (Ucraina). Si tratta di una missione ufficiale che vedrà protagonista il professor Alexander Gardetto – inventore della tecnologia TSR – accompagnato da Claudia Conte.
Presso l’Ospedale Municipale di Rivne verranno effettuate operazioni chirurgiche gratuite su amputati di guerra, in collaborazione con cliniche e università ucraine (fra cui la Kharkiv Medical University).
Inoltre, i pazienti seguiranno poi un percorso completo di riabilitazione e diventeranno testimonial stessi del progetto.
Ma non solo
Durante la missione sono anche previsti incontri istituzionali con il Viceministro della Salute ucraino con l’obiettivo di avviare un accordo volto alla produzione – in loco – di protesi bioniche compatibili con la tecnologia TSR.
“Domus Europa”, Italia e Ucraina insieme. In un’Europa presente
“Domus Europa” dimostra perfettamente quanto la sinergia fra Italia e Ucraina – che mettono insieme a disposizione competenze, risorse e volontà politica – sia importante.
E dimostra, ancora una volta, che la cooperazione europea non è fatta solo di parole, come molti erroneamente credono. Ma può diventare azione reale, concreta. Azioni capaci di aiutare i più deboli, di restituire dignità, autonomia e speranza a coloro che sono stati colpiti dalla guerra che produce solo dolore e sofferenza.
Il progetto “Domus Europa” unisce solidarietà, innovazione e diplomazia operativa.
Per un’Europa che aiuta, che costruisce ponti. E che soprattutto non lascia indietro nessuno.
Un momento particolarmente toccate: l’incontro con i bambini dell’ospedale Ohmatdyt
Fra i momenti particolarmente toccanti, pensiamo a quanto avverrà l’incontro con i bambini dell’ospedale Ohmatdyt, insieme al direttore generale Oleksandr Urin e al Viceministro della Sanità H.E. Edem Adamanov. Un messaggio di vicinanza e speranza per i più piccoli in un contesto duro, difficile da vivere, specie dai più piccoli, che avrebbero decisamente molto altro a cui pensare.
Un’attenzione speciale è rivolta anche all’Ucraina della diaspora. Alla voce delle comunità ucraine presenti non solo in territorio ucraino ma in Europa e in tutto il mondo.
Le parole di Claudia Conte, la portavoce ufficiale di “Domus Europa”.
Claudia Conte spiega: “Questa missione rappresenta l’essenza più autentica della cooperazione tra Italia e Ucraina: essere presenti dove c’è più bisogno, con soluzioni concrete, competenze e umanità”.
E ancora: “Non portiamo solo tecnologia, medicina e progetti di sviluppo: portiamo ascolto, rispetto a un popolo ferito”.
“Incontreremo i pazienti amputati, li accompagneremo nel loro percorso di riabilitazione, e ci fermeremo con i bambini per giocare, sorridere, ascoltare – dichiara Conte – È in quei gesti che si misura la forza di un progetto”.
“L’Ucraina non è sola, e l’Italia sarà lì per ricordarlo con fatti, non solo parole” conclude la portavoce ufficiale di “Domus Europa”.
Il nuovo Centro Europeo di Cooperazione Italia–Ucraina , un passo concreto
“La nascita del Centro Europeo di Cooperazione Italia–Ucraina rappresenta un passo concreto per rafforzare il dialogo e le relazioni economiche, culturali e sociali tra i nostri Paesi”. Lo dice Stefano Nicolussi Rossi che afferma: “Attraverso iniziative umanitarie vogliamo offrire un sostegno immediato e tangibile alle popolazioni colpite, nella convinzione che solo con la collaborazione e lo scambio reciproco si possa costruire un futuro di pace, sviluppo e solidarietà europea”.
Un aiuto concreto che arriva ancora prima della vera e propria ricostruzione dell’Ucraina
Inoltre, è di solo qualche giorno fa la firma di un memorandum per le infrastrutture strategiche e gli impianti sportivi con 5 comuni ucraini. Per il valore totale di 1 miliardo di euro.
Tutto ciò arriva prima della fine della guerra.
Aiuti che arrivano subito, ancor prima della futura vera e propria ricostruzione. Investendo da subito a sostegno del popolo e per la ripresa dell’Ucraina. Con coraggio e grande fiducia nel presente, oltre che nel futuro.
L’Ucraina non è sola. E l’Europa è presente
Riprendendo le parole pronunciate da Claudia Conte: l’Ucraina non è sola. E l’Europa è presente.
di Filippo Messina
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