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Tutto aiuta, anche Musk

Non avevamo bisogno di Elon Musk e dei suoi 11 figli, uno dei quali rimasto con lui sul palco ad Atreju, per sottolineare il dramma demografico in Italia. Ma tutto aiuta
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Tutto aiuta, anche Musk

Non avevamo bisogno di Elon Musk e dei suoi 11 figli, uno dei quali rimasto con lui sul palco ad Atreju, per sottolineare il dramma demografico in Italia. Ma tutto aiuta
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Tutto aiuta, anche Musk

Non avevamo bisogno di Elon Musk e dei suoi 11 figli, uno dei quali rimasto con lui sul palco ad Atreju, per sottolineare il dramma demografico in Italia. Ma tutto aiuta
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Non avevamo bisogno di Elon Musk e dei suoi 11 figli, uno dei quali rimasto con lui sul palco ad Atreju, per sottolineare il dramma demografico in Italia. Ma tutto aiuta
Premessa d’obbligo: non avevamo bisogno di Elon Musk e dei suoi 11 figli, uno dei quali rimasto con lui sul palco della festa di Fratelli d’Italia, per sottolineare il dramma demografico in Italia. Però aiuta, tutto aiuta. Scritto da chi per anni ne ha parlato in radio, dibattuto sui social e poi su La Ragione e ricorda bene quando non si veniva ascoltati, ti ridevano dietro manco fossi un refuso degli anni ‘60. O ti davano semplicemente del rompiscatole. Il termine usato non era proprio questo… Poi arriva Elon Musk, lancia l’allarme per la sparizione dell’Italia, della sua cultura, delle sue tradizioni ed è subito polemica. L’ennesima e inutile. Il problema è o dovrebbe essere la maternità surrogata, cui avrebbe fatto ricorso il fondatore di Space X, nonché devastatore di Twitter. E allora? Giorgia Meloni la pensa in altro modo, amen. Che valore può mai avere questo richiamo polemico, rispetto al gelo demografico che ci attanaglia e che sembra essere l’ultima cosa fredda a esserci rimasta in questi anni di caldo record? Nulla. Come il nulla o quasi è l’unica risposta che la politica sembra riuscire ad attrezzare al grido d’allarme delle italiane e degli italiani che ancora sognano di fare un figlio, magari due. Un intervento qui, un altro lì, un tentativo su e un altro giù, tutti strombazzati come la panacea o almeno l’inizio di un’inversione di tendenza. Che non arriva e non arriverà, mettetevi pure comodi. Perché insufficienti – non voglio ripetere ragionamenti e riflessioni che anche di recente abbiamo fatto in questa sede e hanno generato un interessantissimo dibattito – mentre quando Elon Musk ha invitato a far figli (e non posso che essere in linea di principio d’accordo con lui), qualcuno si sarebbe dovuto alzare per chiedere: “Secondo lei, cosa spinge una giovane coppia a far o non far figli?“. Si sarebbe dovuto aprire un confronto capace di abbracciare sia gli aspetti pratici – quelli a cui facevamo riferimento e che attengono ai servizi alla famiglia e al rispetto del lavoro delle donne tanto per cominciare – sia quelli affettivi e morali. Elon Musk la mette sull’apocalittico, ma è certo che questa strategia non spingerà un singola coppia al grande passo. Non è spaventando, rimbrottando, invocando i bei tempi che furono che si risolverà qualcosa: premesso che niente è nessuno è più forte e persuasivo di un sistema accogliente e funzionante in termini sociali, non bisogna fare i maestrini dalla penna rossa. Bisogna invitare a riflettere su quello a cui tanti, sempre di più, decidono lucidamente di rinunciare. Siamo in un’era che ha conquistato la meravigliosa libertà delle idee e della scala di priorità di ciascuno: nel massimo rispetto, così, si può anche ritrovare il coraggio di parlare allo stesso tempo di diritti, servizi, lavoro al femminile e… gioia. Della meraviglia nel vedere un bambino sgambettare, una donna o un uomo prendere forma. Possiamo far tutto, anche se non ce lo dice Elon. di Fulvio Giuliani La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

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