Come è nato Paperino, il papero più famoso del mondo
Ripercorriamo insieme la nascita e le varie esperienze vissute dal papero più famoso del mondo con l’aspetto da “piccolo Lord”: Paperino
Squack! Paperino non nasce come personaggio fumettistico, bensì d’animazione. La sua prima apparizione è infatti da comprimario nel cortometraggio “La gallinella saggia” del 1934, una delle famose “Silly Symphony” che spopolavano nei cinema statunitensi dell’epoca. Queste “sinfonie allegre” furono sviluppate da Walt Disney come una raccolta antologica in cui fosse possibile sperimentare nuove tecniche e personaggi, elaborando l’approccio che spianò la strada al suo “Biancaneve e i sette nani” quale primo lungometraggio animato della storia del cinema.
Disney scelse Art Babbitt e Dick Huemer per animare il personaggio mentre fu il designer di origini svizzere Albert Hurter a tracciare l’aspetto marinaresco di Paperino. La blusa e il berretto che veste non servivano però a dargli la parvenza di lupo di mare, bensì erano studiati per attribuirgli una spocchia da “piccolo Lord”. Nella prima metà del secolo scorso quei vestiti erano spesso indossati dai giovani figli dell’alta borghesia americana e così il pubblico poteva identificare subito un bamboccio viziato e poco avvezzo al lavoro. Non a caso nel cortometraggio, diretto da Wilfred Jackson, Paperino è addirittura vicepresidente del “Circolo dei Pigri” (non agogna certo la presidenza, da vero pigro) insieme al suo compare Meo Porcello. Quando la gallinella del titolo chiede loro di aiutarla nel lavoro agreste è quindi naturale che rifiutino entrambi, simulando un atroce mal di stomaco. Dopo il raccolto saranno però diventati entrambi così bravi nel simulare il dolore da raccogliere olio di ricino (antico rimedio per le turbe gastriche) invece che i dolci di mais preparati dalla pennuta e rimarranno infine tanto frustrati da prendersi a calci nel sedere da soli.
La storia – sebbene moraleggiante – si dimostra spassosa anche per un pubblico moderno, ma all’epoca fu soprattutto il personaggio di Paperino a rimanere impresso negli spettatori. Il peculiare modo di comunicare del pennuto, a metà tra il linguaggio intellegibile e l’autentico starnazzo di un papero, fu reso memorabile dal doppiatore Clarence Nash e portò al suo inserimento in un nuovo cortometraggio in quello stesso anno. Stavolta Paperino sarebbe però apparso insieme alla star Topolino in “Spettacolo di beneficenza” e Disney decise quindi di affidarsi a Dick Lundy, un capace animatore che lavorava con lui fin dal 1929, per migliorare la caratterizzazione del personaggio. Così quando Lundy sentì le battute lette da Nash ebbe subito chiaro che il papero doveva essere rappresentato come un’arrogante testa calda, pronta a dar di matto non appena gli fosse andato storto qualcosa.
È quindi a Dick Lundy che dobbiamo l’invenzione del carattere e il meccanismo comico che animano Paperino, eterno sfortunato facile all’ira, così com’è stato poi trasportato nel mondo fumettistico. Se la prima storia stampata fu proprio un adattamento del corto della gallinella saggia a opera dello sceneggiatore Ted Osborne e del disegnatore Al Taliaferro, sarà l’autore completo Floyd Gottfredson a inserirlo come spalla comica nelle storie di Topolino, consolidando una carriera che continua starnazzante e vivace ancora ai giorni nostri.
Di Camillo Bosco
VOTO:
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