Gli Accordi Disaccordi accendono il Blue Note
Si è tenuto ieri sera al Blue Note di Milano il concerto degli Accordi Disaccordi tra ritmo, melodie e applausi
Il palco del Blue Note di Milano è un luogo indubbiamente prestigioso dove far risuonare la propria musica, calcato da autentiche leggende nel corso della sua ventennale storia. Ieri sera ci sono tornati agli Accordi Disaccordi, trio composto da Alessandro di Virgilio, Dario Berlucchi e Dario Scopesi, la cui musica originale è un crossover capace di miscelare influenze gipsy jazz, melodie mediterranee e ritmi latini, con l’energia del rock. Li avevamo conosciuti qualche settimana fa in occasione dell’uscita del loro ultimo disco “Decanter”, di cui ci avevano raccontato la storia e la genesi.
Ieri sera alle 20,30 in punto le luci del Blue Note si sono spente e la musica del trio ha iniziato a risuonare in un autentico concerto-racconto, una formula divertente e immersiva, che ha permesso al pubblico non solo di ascoltare una parte del repertorio del gruppo (estratto proprio dall’ultima fatica in studio), ma anche di conoscere la storia dietro le singole canzoni e via via quella stessa del trio, giunto quest’anno al decimo anno (+1) assieme. Un repertorio composto da brani originali che combinano sonorità diverse filtrate da un gusto personale, tra influenze jazz, swing, blues e musica tradizionale. Dall’avventura nei campi gitani nella periferia di Parigi, alla canzone nata a Dubai cercando disperatamente un liutaio, al racconto dell’incontro con quelle sonorità ora architrave della loro produzione. Un’ora e mezza di ritmo, melodie e aneddoti che è riuscito non poco a coinvolgere il pubblico, tra applausi e partecipazione attiva alla musica, fino al finale tutti in piedi come la tradizione dell’est europeo richiede.
Il virtuosismo chitarristico di Di Virgilio, che spazia dall’acustico all’elettrico, dalla melodia all’effettistica, si compenetra alla ritmica di Berlucchi, precisa come un orologio, mentre il contrabbasso di Scopesi tiene le fila del racconto. Un trio da scoprire e riscoprire, se possibile rigorosamente dal vivo.
di Federico Arduini
VOTO:
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Dal gioco di ruolo all’azione in VR
10 Gennaio 2025
L’immaginario collettivo trova nuove dimensioni grazie a modalità di gioco sempre più immersive …
“Indiana Jones e l’antico Cerchio”, le imprese indimenticabili
04 Gennaio 2025
Non c’è nulla di più entusiasmante e gratificante che trasformarsi in un alter ego coraggioso e …
Nella calza della Befana c’è (anche) qualche nuovo gioco
02 Gennaio 2025
Nella calza della Befana 2025, grandi e piccini potrebbero trovare di tutto. Dai microfoni alla …
Natale e videogiochi sotto l’albero
23 Dicembre 2024
Natale è alle porte fra svago, regali e relax: un periodo ideale per divertirsi al calduccio e i…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.