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Le umili origini di Iron man

La vita immaginaria di Tony Stark, se preferite Iron Man, al confronto con quella travagliata del suo creatore Larry Lieber
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La vita di Lawrence D. Lieber, detto Larry, non ebbe un grande inizio. Nato il 26 ottobre 1931 e figlio degli immigrati ebreo-rumeni Celia Solomon e Jacob Aaron Lieber, dovette affrontare già a sei mesi un trasloco da Manhattan al Bronx. Suo padre era infatti un tagliatore di tessuti di Botoșani, capoluogo della regione rumena della Bucovina, trasferitosi nel Nuovo Mondo alla ricerca di fortuna. Trovò invece la Grande Depressione e, con gli affari decimati dalla crisi, la famiglia si trasferì in un piccolo appartamento con una sola camera da letto che Larry dovette condividere con suo fratello maggiore mentre i loro genitori dormivano in un divano letto nel salone. Durante la Seconda guerra mondiale il fratellone si arruolò e la famiglia riuscì a ritornare a Manhattan, ma nel 1947 la loro madre morì appena cinquantaduenne. Per non gravare sul padre, Larry si trasferì così prima dal fratello – appena sposatosi – e quindi prese a vivere da solo in un ostellaccio di Broadway. Appassionato di disegno e alla ricerca di un modo per sbarcare il lunario, dopo aver prestato quattro anni di servizio militare durante la Guerra di Corea chiese allora al fratello di dargli una mano per entrare in una casa editrice. Qui avvenne la prima fortuna della sua vita, dacché questi era quel Stan Lee – nato Stanley Martin Lieber – già editor dal 1941 della Timely Comics (che verrà rinominata presto Atlas Comics e infine, nel 1961, Marvel Comics). Nel 1956 esce dunque il primo fumetto disegnato e inchiostrato da Larry, che tuttavia si dimostra troppo lento come disegnatore per reggere il passo ai ritmi serrati di produzione. Di conseguenza Stan lo indirizza verso la professione di sceneggiatore, soprattutto a causa di un rallentamento delle vendite di fumetti che nel 1958 provoca l’allontanamento di molti collaboratori. La musica però cambia dal 1961 quando Stan e il disegnatore Jack Kirby inventano in pochissimo tempo tre testate di grande successo. “I Fantastici Quattro”, “L’incredibile Hulk” e “Lo stupefacente Spider-Man” vanno a ruba nelle edicole e i lettori chiedono sempre nuovi personaggi. Oberato di lavoro, Stan decide di passare a Larry un’idea da sviluppare. Si tratta di un personaggio senza poteri ma geniale, capace di creare un’armatura invincibile. L’usbergo futuristico verrà disegnato da Jack Kirby sulla copertina, giacché avere quel nome sul fumetto in quel momento è garanzia di vendite, mentre i disegni interni vengono affidati al veterano Don Heck. È grazie a questo lavoro a otto mani che esordisce la prima storia di Iron Man sul numero 39 di “Tales of Suspense” del marzo 1963. Tony Stark, ferito da una bomba in Vietnam e catturato dal comandante việt cộng Wong-Chu, viene obbligato a costruire una super arma ma realizza invece un magnete per fermare il movimento delle schegge di granata verso il suo cuore nonché un’armatura d’acciaio per fuggire. Una storia di trionfo della genialità del capitalismo americano sul bellicismo straniero che dimostrerà la sua efficacia quando – decenni dopo – verrà aggiornata dalla lotta al comunismo a quella al terrorismo globale, rendendo il personaggio l’icona più riconoscibile della saga filmica Marvel. Di Camillo Bosco

VOTO:

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