Sanremo 2024, Fred De Palma: “La musica la mia salvezza”
Fred De Palma racconta la sua “Il cielo non ci vuole” e ricorda il suo periodo buio legata alla dipendenza dal gioco d’azzardo
Sanremo 2024, Fred De Palma: “La musica la mia salvezza”
Fred De Palma racconta la sua “Il cielo non ci vuole” e ricorda il suo periodo buio legata alla dipendenza dal gioco d’azzardo
Sanremo 2024, Fred De Palma: “La musica la mia salvezza”
Fred De Palma racconta la sua “Il cielo non ci vuole” e ricorda il suo periodo buio legata alla dipendenza dal gioco d’azzardo
Fred De Palma racconta la sua “Il cielo non ci vuole” e ricorda il suo periodo buio legata alla dipendenza dal gioco d’azzardo
Da Sanremo – Fred De Palma ha raccontato la sua esperienza all’Ariston, la voglia di portare sé stesso sul palco, soffermandosi sulla storia de “Il cielo non ci vuole”: “Ho scritto questa canzone come in un dialogo con me stesso, dando all’altra parte di me il volto di una donna. L’amore a volte può essere un’abitudine, ma secondo me il dolore è positivo quando soffri per qualcuno che ti ha amato veramente. Quando scrivo canzoni cerco di raccontare le esperienze che ho vissuto e spero possano aiutare anche gli altri, mandando un messaggio positivo. “La tua canzone mi ha aiutato” è tra le cose più belle che mi hanno detto”. E dire che un tempo, pensare la sua musica all’Ariston, sarebbe stato difficile: “Il festival è evoluto molto. Non esiste più l’idea del pezzo di Sanremo, ma anche all’epoca erano solo canzoni che alla gente piacevano, così come oggi”.
E dire che non è proprio la prima volta in assoluto nel tempio della musica italiana, ma l’esperienza fu completamente diversa: “Quando venni qui con Patty Pravo ero molto giovane ma anche poco cosciente. Volevo valorizzare lei. Ora però sono qui in prima persona, prima di salire ho un pò di pensieri. La presenza di alcuni miei colleghi che conosco da tempo è una cosa molto bella”.
Il potere della musica, che sa aiutare a superare i periodi difficili: “Non ho mai nascosto di aver avuto un periodo difficile, legato al gioco d’azzardo. Ma dagli sbagli di solito imparo, cosa che non è scontata. Si rischia di ricaderci. Credo di avere la fortuna e la forza di riuscire a reagire. Ogni tipo di dipendenza va trattata come la malattia che è. Spesso mi è capitato di parlare con qualcuno che non capiva cosa stessi vivendo. La musica è stata la mia salvezza”.
Infine, una curiosità sulla serata delle cover e la scelta di un medley degli Eiffel 65: “La scelta degli Eiffel 65, primo gruppo di cui sono stato fan nella mia vita. Avevo 16 anni quando li ascotavo. Volevo portare un pezzo della mia storia e della storia della musica italiana”.
di Federico Arduini
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