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Cosa resterà di Sanremo 2025
Sabato giorno della Finale di Sanremo 2025 ed è già tempo di tirare le somme di questa edizione che, possiamo dirlo, ha segnato parecchi record
Cosa resterà di Sanremo 2025
Sabato giorno della Finale di Sanremo 2025 ed è già tempo di tirare le somme di questa edizione che, possiamo dirlo, ha segnato parecchi record
Cosa resterà di Sanremo 2025
Sabato giorno della Finale di Sanremo 2025 ed è già tempo di tirare le somme di questa edizione che, possiamo dirlo, ha segnato parecchi record
Sabato giorno della Finale di Sanremo 2025 ed è già tempo di tirare le somme di questa edizione che, possiamo dirlo, ha segnato parecchi record
E così, anche quest’anno, dopo giorni intensi, eccoci arrivati al sabato, il giorno che chiude la liturgia della settimana sanremese con l’annuncio del vincitore. È già tempo di bilanci e di chiederci cosa resterà di questa edizione 2025 del Festival.
Partiamo dai dati e dalla consapevolezza che nulla di quanto costruito negli anni scorsi è andato perso, anzi. Proseguendo nel solco delle edizioni passate, la Rai in primis e Conti in secundis – pur con differenze di tono e taglio – sono riusciti ancora una volta a convincere l’Italia a sintonizzarsi su Rai 1. Gli ascolti lo confermano.
Girando per la città in questi giorni, è capitato di sentire più di un sanremese parlare di un leggero calo di curiosi rispetto al 2024, forse dovuto anche alla concomitanza con numerosi eventi sportivi. Quel che è certo è che mai come quest’anno i protagonisti del Festival hanno colto l’occasione per dar vita a temporary store dove incontrare i propri fan: dal bar di Rose Villain alla gelateria di Sarah Toscano, fino al Sony Store Music & More, attivo nella città dei fiori fino a domani, 16 febbraio. Uno spazio multifunzionale dedicato a talk, incontri e molto altro. “Un luogo in cui il pubblico non solo può acquistare musica, ma anche vivere un’esperienza audio-video, indipendentemente dalla presenza degli artisti e dalle attività previste”, ci ha raccontato Luca Fantacone, direttore del catalogo Italia di Sony Music. Quanto alle polemiche, è difficile pensare che qualcuna di quelle scoppiate in settimana sopravviva oltre il Festival. Forse le nuove modalità di voto, che hanno ridotto il peso della sala stampa rispetto allo scorso anno, saranno oggetto di riflessione per le prossime edizioni. A proposito di polemiche, tra i protagonisti di quest’anno non può non essere annoverato Fedez, da mesi al centro di voci di gossip e vicende giudiziarie. E lo è per una canzone che ha preso evidentemente in contropiede i detrattori e chi pensava che non avrebbe fatto granché. Eccolo là, dunque, tra i migliori della sua serata e con un ottimo riscontro d’ascolto e social. Insomma, quello che poteva trasformarsi in un incubo si è rivelato, potenzialmente, una rivalsa artistica. Vedremo. Restando in ambito musicale – che poi sarebbe il cuore di una kermesse canora (pensa un po’!) – il ritorno dei cantautori è stato molto apprezzato, sia dalla critica che dal pubblico. Non a caso, Brunori, Cristicchi e Corsi sono stati tra i migliori delle rispettive serate. Forse, su questo, Amadeus poteva e doveva fare di più? Sembrerebbe di sì. A proposito di Corsi, è indubbio che sia lui la rivelazione dell’anno. Olly, d’altronde, dato tra i favoriti, era già molto seguito tra i più giovani, mentre Lucio, con la sua genuinità e la sua musica, è riuscito a intercettare il gusto del pubblico sanremese. Lo confermano anche i commenti raccolti nei giorni scorsi per le strade di Sanremo: dopo la sua prima esibizione, molti lo hanno indicato come uno degli artisti più sorprendenti in gara. Un talento vero, che noi certo non scopriamo oggi, ma che ha trovato nel Festival la porta d’accesso al grande pubblico. E in fondo, questa è una delle missioni di Sanremo: creare stelle.
di Federico Arduini
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Tag: sanremo, sanremo2025
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