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Lava e ghiaccio si fondono, l’eruzione del vulcano Sundhnúksgígar in Islanda

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Lava e ghiaccio si fondono nelle immagini spettacolari dell’eruzione del vulcano Sundhnúksgígar in Islanda

vulcano Sundhnúksgígar

Lava e ghiaccio si fondono, l’eruzione del vulcano Sundhnúksgígar in Islanda

Lava e ghiaccio si fondono nelle immagini spettacolari dell’eruzione del vulcano Sundhnúksgígar in Islanda

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Lava e ghiaccio si fondono, l’eruzione del vulcano Sundhnúksgígar in Islanda

Lava e ghiaccio si fondono nelle immagini spettacolari dell’eruzione del vulcano Sundhnúksgígar in Islanda

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Lava e ghiaccio si fondono nelle immagini spettacolari dell’eruzione del vulcano Sundhnúksgígar in Islanda

In queste immagini, immortalate lo scorso 7 novembre da jnv.photo, si vede la lava invadere e sovrastare il paesaggio innevato nei pressi di Grindavík in Islanda. Il vulcano Sundhnúksgígar si compone di una fila di crateri sita nella punta sud-ovest dell’isola ed è entrata in attività la sera del 18 dicembre 2023 con quella che viene definita eruzione di fessura. Questa distribuzione di bocche in fila genera voluminose eruzioni di lava basaltica fluida dove le colate si propagano lateralmente senza alcuna attività esplosiva e sono caratteristiche nelle zone di rift (spaccature) dove le placche litosferiche eurasiatica e nordamericana divergono.

Il fotografo islandese Jeroen Van Nieuwenhove ha filmato la colata dall’alto creando un effetto davvero suggestivo. Oggi il video conta 10 milioni di visualizzazioni e più di 500 mila “mi piace” e ci sono già molti commenti che insinuano la veridicità delle riprese in quanto risulta anomala ai loro occhi l’assenza di vapore. L’uomo spiega che è normale e il fenomeno si chiama “Effetto Leidenfrost”, ovvero un fenomeno fisico che si può osservare quando una sostanza liquida entra in contatto con una superficie avente temperatura significativamente più alta del suo punto di ebollizione si vaporizza all’istante senza lasciare tracce. Per dimostrarlo, ha pubblicato altri video da diverse angolazioni.

Tutto è cominciato circa un anno fa, il 10 novembre 2023, con un intenso sciame sismico di magnitudo fino a 5.3 e conseguenti cedimenti strutturali che hanno poi innescato l’evacuazione della città di Grindavík nella penisola di Reykjanes. L’amministrazione ha deciso di costruire una muraglia di terra lunga 7 chilometri e alta tra i 6 e i 10 metri per proteggere le abitazioni dell’insediamento, anche se lo scorso 14 gennaio la lava è riuscita a inghiottire tre abitazioni e una delle strade principali. Poco prima della seconda eruzione, inoltre, un uomo è stato dichiarato disperso e si presume sia caduto in una fessura formatasi dall’attività sismica. Ad oggi siamo alla settima eruzione e la zona è ancora sotto stretta sorveglianza.

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