Dead Space et similia, odissee virtuali
Il monomito o viaggio dell’eroe è fin dall’antichità uno dei modelli narrativi tra i più famosi: basti già solo considerare come riferimento per eccellenza Ulisse e la sua leggendaria Odissea. Già a partire dal 1981 in scala ridotta col cabinato a gettoni di “Donkey Kong”, nei videogiochi il viaggio dell’eroe è il riferimento più sfruttato e grazie alle meraviglie dei più recenti mondi digitali è oggi possibile tuffarsi in vere e proprie odissee virtuali.
Attesissimo dai fan di vecchia data, l’imperdibile remake di “Dead Space” – successo mondiale del genere survival horror – sbarca a 15 anni di distanza dall’originale su tutte le piattaforme hardware di ultima generazione, sfruttandone con perizia le moderne tecnologie audiovisive per offrire un’esperienza ancora più spettacolare e coinvolgente. Calati in un’ambientazione fantascientifica nei panni di un ingegnere inviato a riparare una gigantesca astronave mineraria, si scoprirà che l’equipaggio è stato misteriosamente massacrato e che la propria amata sembra essere sparita a bordo. Intrappolati in un incubo con le mostruose e letali creature che pullulano nei labirintici corridoi della nave spaziale, bisognerà riuscire a sopravvivere fino alla fine di questa odissea al cardiopalma.
Chi preferisce divertirsi in compagnia farà bene a non lasciarsi sfuggire “World War Z: Aftermath”, eccellente sparatutto cooperativo ispirato al blockbuster hollywoodiano con Brad Pitt e Pierfrancesco Favino. In un pauroso scenario da apocalisse zombie ci si dovrà far strada tra orde di furiosi e famelici cadaveri ambulanti creando una squadra con altri 3 giocatori o facendosi aiutare da personaggi manovrati dall’intelligenza artificiale. Dopo aver scelto le abilità del proprio alter ego (sono presenti otto classi di specializzazione, dal pistolero al medico) e le specifiche dell’arsenale in dotazione, si potranno vivere vari episodi narrativi in differenti location del pianeta, tra cui spicca la scenografica Città del Vaticano da riconquistare durante un’indimenticabile sfida a Roma.
Emozionante e sorprendente, il meraviglioso “Forspoken” – gioco di ruolo action in contesto open world, cioè in un vasto mondo liberamente esplorabile – permetterà agli utenti di interpretare una giovane newyorkese teletrasportata in una terra fantastica dove scoprirà di possedere degli incredibili poteri magici con cui potrà eseguire una sorta di parkour sovrannaturale, sia per muoversi e spostarsi da una zona all’altra sia durante gli adrenalinici combattimenti contro gli avversari. A quest’ultimo proposito, i duelli rappresentano il fiore all’occhiello della produzione grazie alle combinazioni possibili di incantesimi, tra saette e rutilanti esplosioni. Dai paesaggi mozzafiato alla trama piena di colpi di scena, non si potrà fare a meno di rimanere stregati come nella migliore delle fiabe.
“Risen 1” è una perla videoludica parecchio godibile da tutti gli appassionati dei giochi di ruolo d’azione di stampo medievaleggiante classico, dato che si tratta dell’impeccabile conversione sulle moderne piattaforme di un apprezzatissimo titolo uscito nel 2009. Come clandestino a bordo di una nave ci si ritroverà naufraghi su un’isola mediterranea di formazione vulcanica dove dei violenti terremoti stanno facendo emergere arcani templi da cui fuoriescono mostri terrificanti. La grande libertà di personalizzazione e di interazione con gli abitanti dell’isola permetterà di poter decidere che tipo di eroe e guerriero (o mago) diventare, affiliandosi a una delle fazioni del luogo e decidendo di trovare un maestro per imparare nuove abilità e padroneggiare una micidiale tecnica di combattimento.
di Piermarco RosaVOTO:
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