Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Il rublo crolla: le sanzioni mordono e funzionano

|
Il rublo crolla: le sanzioni mordono e funzionano. Il prodotto interno russo è pompato dalle spese belliche e il deficit è alle stelle
Il rublo crolla

Il rublo crolla: le sanzioni mordono e funzionano

Il rublo crolla: le sanzioni mordono e funzionano. Il prodotto interno russo è pompato dalle spese belliche e il deficit è alle stelle
|

Il rublo crolla: le sanzioni mordono e funzionano

Il rublo crolla: le sanzioni mordono e funzionano. Il prodotto interno russo è pompato dalle spese belliche e il deficit è alle stelle
|
C’è in giro strana gente, capace di ripetere che le sanzioni non funzionano e che la Russia di Putin va alla grande. Essendo soggetti assai petulanti, mettono alla prova l’altrui sopportazione spedendo previsioni del Fondo monetario internazionale secondo cui la Russia quest’anno crescerà più dell’Italia. Ora, a parte il fatto che si tratta di previsioni, la Russia viene da un 2022 in netta recessione (-2,5%), mentre noi da un anno di buona crescita. Ma quel che colpisce, in tanto appiccicoso servire, è il preteso senso. Se le sanzioni non funzionassero (falso), non resterebbe che mandare molte più armi all’Ucraina oppure darla vinta al criminale che siede al Cremlino. E non c’è dubbio che i copincollisti della sua propaganda questo desiderano. Vogliono la sconfitta dell’Occidente, non la pace. In ogni caso, brutto Ferragosto per loro: il rublo crolla vieppiù. Il prodotto interno russo è pompato dalle spese belliche, le vendite all’estero sono sostenute solo da aggiramenti delle sanzioni (che vanno strette, non mollate), il deficit è alle stelle, la popolazione privata del poco di cui disponeva e la moneta precipita. Quanto possano resistere in queste condizioni è difficile dirlo e nessuno, sano di mente, ha mai pensato che questa partita possa essere breve. Difatti lo pensava Putin. Ma gli oligarchi abituati a rubare hanno assai meno su cui lucrare e le famiglie meno da consumare e più figli da mandare a morire. Non abbiamo nulla da rimproverarci. Noi.   di Sofia Cifarelli

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

13 Dicembre 2025
La risposta più potente alle menzogne diffuse dal Cremlino e rilanciate a Washington è arrivata da…
13 Dicembre 2025
La Bielorussia ha liberato 123 detenuti, fra loro anche il premio Nobel per la pace 2022 Ales Bial…
13 Dicembre 2025
Le lacrime dell’interprete del Parlamento europeo, lo straziante racconto del bambino ucraino, l’o…
12 Dicembre 2025
Re Carlo III ha annunciato che, grazie alla diagnosi precoce, la sua terapia contro il cancro alla…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI