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Uccidono a calci una capretta

Uccidono a calci una capretta e pubblicano i video sui social

Una capretta viene presa barbaramente a calci e lanciata da 3 metri di altezza fino a morire. Questo l’orrore avvenuto domenica sera in un agriturismo di Anagni (Frosinone)
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Uccidono a calci una capretta e pubblicano i video sui social

Una capretta viene presa barbaramente a calci e lanciata da 3 metri di altezza fino a morire. Questo l’orrore avvenuto domenica sera in un agriturismo di Anagni (Frosinone)
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Uccidono a calci una capretta e pubblicano i video sui social

Una capretta viene presa barbaramente a calci e lanciata da 3 metri di altezza fino a morire. Questo l’orrore avvenuto domenica sera in un agriturismo di Anagni (Frosinone)
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Una capretta viene presa barbaramente a calci e lanciata da 3 metri di altezza fino a morire. Questo l’orrore avvenuto domenica sera in un agriturismo di Anagni (Frosinone)
Una capretta viene presa barbaramente a calci e lanciata da 3 metri di altezza fino a morire. Questo l’orrore avvenuto domenica sera in un agriturismo di Anagni (Frosinone) quandodurante un diciottesimoalcuni ragazzi dellaFiuggi benehanno deciso difesteggiareammazzando la povera capretta senza alcuna pietà. La capretta di pochi mesi, bianca e marrone, era del proprietario dell’agriturismo ed era abituata a farsi accarezzare dai clienti, in particolare dai bambini. Anche quella sera la povera capretta si era avvicinata ai ragazzi, era tranquilla, per nulla intimorita e molto probabilmente in cerca di coccole e voglia di giocare. Ma di fronte, si è trovata questa volta un branco di scellerati il cui unico obiettivo erasfogarsi”, divertirsi e avere like sui social. , perché le macabre scene (non mostriamo volutamente il video perché è decisamente raccapricciante) sono state filmate e pubblicate sui social network. I video sono diventati immediatamente virali e hanno ricevuto tanti like, commenti e visualizzazioni. Nel primo video – tra risate e sghignazzi – si vede uno dei giovani presenti alla festa accanirsi in modo barbaro sulla capretta indifesa, sferrandole un violento calcio. La capretta stramazza e si contorce fino a perdere i sensi e a smettere di respirare. Intorno, nessuno che provi minimamente a fermare quello scempio. “Dai, fallo di nuovo; ancora! Ancora!”, si sente. Gli amici e le amiche presenti a quella festa dell’orrore incitano il ragazzo a continuare a prendere a calci la capretta – ormai morente a terra – fino a ucciderla. E il ragazzo prosegue a colpire ripetutamente con violenza il povero animale. Non soddisfatti, in un secondo video si vedono due ragazzi prendere una carriola, dove avevano posto la capretta, portarla davanti a un muretto e lanciarla, facendole fare un volo di circa 3 metri. Il proprietario ha denunciato il gravissimo episodio ai carabinieri. I giovani ora rischiano un reato del codice penale: l’articolo numero 544maltrattamenti di animali – punibile con l’arresto, una pena che oscilla tra i 3 e i 18 mesi di carcere o, in alternativa, una multa che varia dai 5.000 ai 30.000 euro. Questo è solo l’ultimo gravissimo episodio che vede protagonisti giovani compiere azioni scellerate con il principale intento di filmarle e pubblicarle sui social per qualche minuto di visibilità. In cerca di like ma l’unica cosa che realmente ottengono è diventare protagonisti di gesti inconsulti che provocano rabbia e indignazione. Non ci sono scusanti. E non si tratta di una semplice bravata.   di Filippo Messina

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