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sonoalaska

sonoalaska e un amore “Come lupi”

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la giovane cantautrice sonoalaska sul nuovo singolo “Come lupi” tra amore, maledizione e passione

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sonoalaska e un amore “Come lupi”

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la giovane cantautrice sonoalaska sul nuovo singolo “Come lupi” tra amore, maledizione e passione

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sonoalaska e un amore “Come lupi”

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la giovane cantautrice sonoalaska sul nuovo singolo “Come lupi” tra amore, maledizione e passione

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Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la giovane cantautrice sonoalaska sul nuovo singolo “Come lupi” tra amore, maledizione e passione

Nel mare magnum della musica liquida sembrerebbe cosa facile trovare qualcosa di nuovo e interessante da ascoltare. Invece, non è propriamente così. Ogni tanto ci divertiamo a scavare per voi in questo universo in continua espansione per trovare artisti di valore, che meritano un ascolto attento. Poi starà all’ascoltatore scegliere se seguire l’artista in questione o veleggiare verso altri lidi.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con sonoalaska, a.k.a. Federica De Angelis, cantautrice romana classe 2000 esplosa sui social, sul suo nuovo singolo “Come lupi” e sull’inizio della sua carriera

Sei giovanissima, raccontaci come hai iniziato, da dove nasce il tuo nome d’arte e cosa ti ha spinto a buttarti nel mondo della musica

Da quando ero piccolissima, ho sempre fatto musica. Il mio nome d’arte, “sonoalaska”, deriva dal fatto che la musica è il modo migliore con cui riesco ad esprimermi. Di solito, nella vita di tutti i giorni, sono un po’ come un blocco di ghiaccio, poiché non riesco facilmente ad esprimere i miei sentimenti. Ma con la musica riesco a sciogliermi, ed è così che è nato il nome Alaska. Ho iniziato il mio percorso musicale con un coro per una organizzazione non-profit, e poi ho gradualmente studiato canto e pianoforte, che considero davvero i miei migliori amici. Intorno ai 16 anni, ho sentito la necessità di iniziare a scrivere le mie canzoni, mettendo su carta i miei sentimenti anziché limitarmi a cantare le canzoni degli altri. Ho cominciato a condividere la mia musica sui social media, soprattutto durante la pandemia, quando ho iniziato a pubblicare video in cui reinterpretavo le canzoni altrui e ha funzionato bene. Da lì, ho preso la decisione di pubblicare i miei brani originali e di continuare a produrre sempre più video. Ovviamente, sto ancora proseguendo questo percorso con determinazione e passione.

Hai scelto di partire dalle cover, dal riproporre in modo personale musica d’altri. Molti sottovalutano questo passaggio, il conoscere la musica degli altri, nella costruzione di una personalità artistica

Mi piace sperimentare e ritengo che l’ascolto della musica degli altri sia essenziale per un artista. Se non siamo aperti ad ascoltare gli altri, mancherà qualcosa nella nostra esperienza musicale. Le canzoni attuali sono importanti perché ci permettono di comprendere i gusti e le preferenze del pubblico. Alla fine, facciamo musica non solo per noi stessi, ma soprattutto per gli altri. Vogliamo emozionare, divertire, trasmettere qualcosa di significativo. Tuttavia, è altrettanto cruciale esplorare il passato musicale per capire come certi messaggi venivano comunicati, esaminare le produzioni e l’evoluzione dello stile compositivo nel corso del tempo. Per me, è fondamentale scoprire sia artisti emergenti che cantanti affermati, sia a livello nazionale che internazionale

Cosa pensi della dimensione live? Hai fatto diverse esperienze, nonostante l’età, vincendo anche dei premi

“Per me, esibirsi dal vivo è fondamentale. Non credo si possa definire un vero cantante senza aver mai calcato un palco. A meno che tu non sia Mina… ma diciamo che anche per lei l’esibizione dal vivo è stata essenziale. Personalmente, amo suonare e cantare davanti al pubblico. Ho iniziato a esibirmi fin da quando ero molto piccola, ma ad un certo punto avevo smesso. Questo ha generato una serie di ansie quando ho ripreso e ho iniziato a eseguire le mie canzoni di fronte a tutti. Non è stato facile. Anche ora, con più esperienza alle spalle, le emozioni sono sempre presenti: la paura di sbagliare probabilmente non sparirà mai del tutto, ma amo ancora esibirmi dal vivo e lo farei anche per strada. E’ una forma di gavetta indispensabile per crescere e migliorare come artista.”

I social sono stati importanti nell’avvio della tua carriera. Come li vivi?

Li considero un po’ come un diario, comunicando sempre tutto quello che faccio. Tuttavia, nutro una sorta di amore e odio nei confronti dei social media. Da un lato, riconosco che hanno avuto un impatto negativo su alcuni aspetti della fruizione della musica. Ma cerco di focalizzarmi sugli aspetti positivi. Se alcune persone mi ascoltano e mi seguono, potrebbe essere dovuto anche al fatto che ho comunicato attraverso i social. Certo, ci sono momenti in cui vorrei che i social media sparissero dalla faccia della terra, ma allo stesso tempo devo ammettere che mi hanno aiutato molto e ne sono consapevole

Raccontaci com’è nato il singolo “Come lupi” e quale significato nasconde

Ultimamente ho deciso di partire da un testo scritto di getto, cosa che non faccio molto spesso. Mi piace l’idea di creare un mondo magico, quasi fiabesco, in cui ambientare le mie canzoni. Voglio che ogni brano sia come una storia, una favola che cattura l’immaginazione dell’ascoltatore e lo trasporta in un viaggio sensoriale. Mi interessa particolarmente creare un’atmosfera di amore sensuale e travolgente, ma al contempo voglio che emerga anche un senso di mistero e di incantesimo. Volevo che questa passione fosse rappresentata come una sorta di maledizione, un pensiero fisso che domina i pensieri e le emozioni dei protagonisti

Sono usciti diversi singoli, disponibili sulle piattaforme di streaming, negli ultimi mesi. Hai intenzione di raggruppare tutto in un disco?

Attualmente sto organizzando le mie idee per un nuovo progetto musicale. Mi piace sperimentare e fino ad ora ho sempre fatto così: se ascolti i miei singoli, sono tutti diversi l’uno dall’altro. Tuttavia, ho deciso di prendere una direzione precisa. Voglio che il mio progetto musicale rifletta chiaramente chi sono come artista. L’intento è far capire alle persone chi è sonoalaska, far comprendere bene il mio mondo musicale. Sto pensando di realizzare un EP che esplori questa nuova direzione. Vorrei farlo uscire dopo l’estate, per dare il tempo giusto alla sua realizzazione e promozione

Cosa t’ispira quando scrivi?

Ogni canzone che scrivo ha una storia da raccontare. Di solito trovo ispirazione dalla mia vita, dalle mie esperienze personali. Tuttavia, ho imparato che è altrettanto importante ascoltare e osservare il mondo intorno a me, e mettere su carta le storie degli altri. Ad esempio, nella canzone “Bambole voodoo”, ho inserito diverse storie e racconti. Penso che confrontarsi con gli altri sia essenziale, perché se ci si limita a guardare solo la propria esperienza si rischia di rimanere chiusi in una sorta di bolla. Quando scrivo, mi piace creare immagini, spesso disegnando prima per dare vita a un immaginario, a un mondo vero e proprio

Si ricollega a quello che ci raccontavi prima circa l’idea di costruire una sorta di mondo-altro, una favola, in cui ambientare le tue canzoni

Un mio sogno nel cassetto sarebbe fare un libro di favole per bambini. Mi piacerebbe tantissimo.

Ti sentiremo dal vivo prossimamente?

Comunicherò ogni data sui social. Ora sto organizzando tutto e costruendo una band. È un periodo di grandissimi cambiamenti e di grandissime novità. Sicuramente suonerò in giro, anche in qualche contest.

di Federico Arduini

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