Fremont e il peso della colpa dal 27 giugno al cinema
Al cinema dal 27 giugno, Fremont racconta il peso della solitudine e del senso di colpa del conflitto a Kabul con la star del momento Jeremy Allen White
Un giorno, nella piccola cittadina californiana di Fremont, compare uno strano bigliettino all’interno dei biscotti della fortuna. Non più frasi motivazionali (banali, certo, ma così tanto tenere nella loro innocenza) ma un disperato grido di aiuto: “Alla ricerca disperata di un sogno”.
Quel sogno appartiene a Donya, una giovane ex traduttrice per l’esercito americano a Kabul approdata proprio a Fremont diventata, nel tempo, una delle più grandi enclave di afghani negli States.
Donya vive con il senso di colpa e l’onta del tradimento nei confronti del proprio Paese e chi non ha avuto la fortuna di farcela come lei. Un sentimento che la porta ad accettare ad auto punirsi con una vita di silenzi e solitudine, spezzati solo da rari momenti di condivisione con il suo psicologo e poche altre meteore. Il suo capo premia la sua resilienza proponendole di diventare la scrittrice dei biscotti della fortuna della sua piccola fabbrica perché “è una ragazza piena di ricordi. Chi ha ricordi scrive splendidamente”.
In una malinconica pellicola in bianco e nero, alternata da momenti di grande umorismo e tenerezza, Fremont mostra l’altra faccia dei conflitti: quella delle cicatrici di chi, pur riuscendo a fuggire, porta il peso dell’impotenza sul petto per sempre. E ovunque.
Il debutto della talentuosa esordiente Anaita Wali Zada è accompagnato dall’approdo sul grande schermo di Jeremy Allen White, la star del momento consacrata dalla serie di successo The Bear in arrivo con la terza attesa stagione.
La regia delicata del regista iraniano-britannico Babak Jalali chiude il cerchio di un film necessario per chi avesse ancora dei dubbi sulle conseguenze e gli strascichi della guerra. In uscita con Wanted dal 27 giugno.
di Raffaela Mercurio
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Tag: Cinema, recensioni
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