Ucraina-Russia, Lavrov: “Irrealistici i colloqui in Vaticano”
È “irrealistico” tenere in Vaticano colloqui tra Russia e Ucraina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov

Ucraina-Russia, Lavrov: “Irrealistici i colloqui in Vaticano”
È “irrealistico” tenere in Vaticano colloqui tra Russia e Ucraina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov
Ucraina-Russia, Lavrov: “Irrealistici i colloqui in Vaticano”
È “irrealistico” tenere in Vaticano colloqui tra Russia e Ucraina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov
È “irrealistico” tenere in Vaticano colloqui tra Russia e Ucraina. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, citato dalla Tass, intervenendo ad una conferenza a Mosca.
Secondo quanto riportato ieri dal Wall Street Journal, la Santa Sede sarebbe stata scelta per ospitare un nuovo ciclo di colloqui tra Mosca e Kiev a metà giugno. A questi incontri, prevista anche la partecipazione di una delegazione statunitense, composta, tra gli altri, il Segretario di Stato americano Marco Rubio e l’inviato speciale di Donald Trump Keith Kellogg.
Oltre Lavrov, Putin prepara una zona “cuscinetto”
Vladimir Putin ha intanto ordinato all’esercito russo di iniziare a creare una “zona cuscinetto di sicurezza” lungo il confine con l’Ucraina. Lo ha annunciato lui stesso all’indomani della sua prima visita nel Kursk, la regione dove le forze ucraine hanno lanciato un’incursione la scorsa estate e che il Cremlino afferma di aver completamente liberato. “Ho già detto che è stata presa la decisione di creare la necessaria zona cuscinetto di sicurezza lungo il confine. Le nostre forze armate stanno attualmente risolvendo questo problema. Le postazioni di fuoco nemiche vengono attivamente soppresse, il lavoro è in corso”, ha detto Putin secondo quanto riportato dai media statali russi.
Putin ha affermato che la zona sarà lungo il confine tra gli oblast’ di Kursk, Bryansk e Belgorod. “(Dobbiamo) aiutare le persone a tornare nei loro villaggi e insediamenti nativi, (e) laddove le condizioni di sicurezza lo consentano, ripristinare tutti i trasporti e le altre infrastrutture”, ha aggiunto.
Per Kiev le parole di Putin sono un’ulteriore prova del fatto che la Russia non è realmente interessata alla pace. “Ricordo al mondo che le dichiarazioni di Putin sulla ‘zona cuscinetto’ giungono nel contesto di sforzi attivi per raggiungere un cessate il fuoco completo e duraturo, fermare le uccisioni e promuovere la pace”, ha scritto il ministro degli Esteri Andrii Sybiha su X. “Queste nuove, aggressive affermazioni respingono chiaramente gli sforzi di pace e dimostrano che Putin è stato e rimane l’unica ragione per cui le uccisioni continuano. Deve subire maggiori pressioni per porre fine a questa guerra.”
Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Heorhii Tykhyi ha ribadito che il piano è “aggressivo” e dimostra che “ora è la Russia a rappresentare un ostacolo agli sforzi di pace”.
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