Corte dei Conti: “Non limitare responsabilità erariale, rischio infiltrazioni”
Nessuno spazio al malaffare”: nel Pnrr bisogna evitare “di creare un clima favorevole all’infiltrazione della criminalità organizzata”. E’ il monito lanciato dalla Corte dei Conti nella relazione annuale, nel rilevare che permangono “perplessità sulle norme che hanno previsto limitazioni alla perseguibilità delle condotte gravemente colpose, ancorché produttive di danno e, quindi, pregiudizievoli per gli interessi della collettività”. Va, al riguardo, rilevato, aggiunge il presidente Guido Carlino, “che la limitazione della perseguibilità di tali illeciti non tocca soltanto gli amministratori e i dipendenti pubblici, ma anche i privati sottoposti alla giurisdizione contabile, che sono a vario titolo coinvolti nella realizzazione di programmi di spesa finanziati con pubbliche risorse”. Occorre evitare, sottolinea, “che l’indebolimento della responsabilità erariale possa creare situazioni propizie alla dispersione delle risorse pubbliche, specialmente di quelle legate al Pnrr, così determinando un clima favorevole per l’infiltrazione della criminalità organizzata”.
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