“Con la pratica dell’utero non solo vengono lesi i diritti del bambino,
che non è più soggetto di diritto, ma anche quelli delle donne, che si
prestano a diventare incubatrici solo per soldi”. Lo ha affermato
l’eurodeputata della Lega Alessandra Basso a margine dell’evento
“Fermiamo il mercato dei figli” organizzato al Parlamento europeo per un
confronto con i membri di alcune associazioni che promuovono il diritto
alla vita e la tutela della famiglia sulla proposta di regolamento
europeo della Commissione europea sul riconoscimento transfrontaliero
della genitorialità nell’Ue. “Il tema “è apparentemente neutro, ma
spesso nei testi che noi legislatori analizziamo si cerca di introdurre
altro, come in questo caso la pratica dell’utero in affitto con la quale
si concede il legame di parentela anche ai bambini indipendente dal modo
di concepimento”, ha aggiunto l’eurodeputata leghista.