Spiavano la vita intima di centinaia di privati cittadini, bambini compresi, hackerando i sistemi di videosorveglianza installati nelle loro abitazioni, negli spogliatoi di piscine e palestre o negli studi medici. Poi vendevano le chiavi di accesso alle immagini per poche decine di euro, consentendo a migliaia di utenti di spiare le persone e le loro vite. Sono 11 le persone indagate in tutta Italia dalla Polizia postale, membri di due diversi gruppi criminali. L’operazione ha interessato 10 città.
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