Cinque giorni per nominare un supplente per gli insegnanti non in regola con la vaccinazione anti Covid. La misura introdotta nel decreto legge di agosto in vista della riapertura delle scuole tratta la questione dei docenti no-vax o comunque sprovvisti di Green Pass alla stregua di coloro che vanno improvvisamente in malattia.
Con il termine di cinque giorni, dopo i quali scatta la sospensione dello stipendio e viene nominato un supplente. Un meccanismo che rischia di essere farraginoso, se è vero che proprio in previsione della sostituzione degli insegnanti non vaccinati vengono stanziati 358 milioni di euro. La realtà è che quei circa 200mila docenti che ancora non hanno il Green Pass non sono esattamente degli assenti dell’ultimo minuto.
Già nelle sue prime fasi la campagna vaccinale aveva puntato a immunizzare gli insegnanti e il nuovo decreto è arrivato un mese prima della riapertura delle scuole: è più che logico dedurre che non servano cinque giorni per capire che un docente non si è vaccinato perché non vuole farlo e non ha nessuna intenzione di cambiare idea neanche davanti a una sospensione dal servizio. Tra l’altro è stato ulteriormente chiarito che per i no-vax della scuola non ci sarà alcun tampone gratuito, quindi le carte sono già tutte sul tavolo.
Oltre al fatto che una malattia, per cui scatta la supplenza, è cosa ben diversa dalla libera scelta di rifiutare la vaccinazione. Il rischio è che si perda ancora tempo e che a pagare siano sempre gli stessi: gli studenti e le loro famiglie.
di Annalisa Grandi
LA RAGIONE – LE ALI DELLA LIBERTA’ SCRL
Direttore editoriale Davide Giacalone
Direttore responsabile Fulvio Giuliani
Sede legale: via Senato, 6 - 20121 Milano (MI) PI, CF e N. iscrizione al Registro Imprese di Milano: 11605210969 Numero Rea: MI-2614229
Per informazioni scrivi a info@laragione.eu
Copyright © La Ragione - leAli alla libertà
Powered by Sernicola Labs Srl