
La follia di un complottismo anticomplottista
La follia di un complottismo anticomplottista
La follia di un complottismo anticomplottista
Lo abbiamo visto sui vaccini: è un’epoca di teorie complottiste che si diffondono soprattutto grazie alla Rete.
L’effetto dirompente su chi non gode di grande equilibrio psichico lo fotografa la vicenda di Matthew Taylor Coleman, 40enne californiano istruttore di surf, che ha ammazzato i suoi due figli di 2 anni e 10 mesi con un fucile da sub perché convinto che la moglie avesse il dna di serpente e lo avesse trasmesso ai bimbi, destinati a diventare dei mostri come preconizza la teoria dei rettiliani.
L’uomo – che come sempre veniva descritto come un «bravo padre di famiglia» – era anche seguace di QAnon, la setta nata dopo che un sito di estrema destra si è messo a interpretare le parole pronunciate da un collaboratore di Hillary Clinton. Un dialogo con il proprietario di una pizzeria che sarebbe stato infarcito di messaggi in codice per coprire un’altra realtà, ovvero che a guidare il governo, la finanza e i media americani sia una setta di pedofili satanisti.
Ne farebbero parte gli stessi Clinton ma anche gli Obama e Bill Gates, per citarne giusto alcuni. Ovviamente sull’equilibrio mentale di un padre che ha ucciso i propri figli è più che naturale avanzare seri dubbi, ma non si creda che questo tipo di teorie siano appannaggio di pochi. Era seguace di QAnon ad esempio anche la veterana morta lo scorso 6 gennaio durante l’assalto a Capitol Hill. E un recente sondaggio ha rilevato come a ritenere fondate queste e altre fantasiose tesi siano circa il 15% degli americani. Alla faccia dell’evoluzione.
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