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Gian Luca Caffarena

Se la divinità si ritrova nella scienza

Scienza e Fede: ma se oggi, per paradossale scherzo della Storia, da una scienza tutta laica scaturisse ancora quella certa idea di trascendenza e di assoluto?

Se manca il confine

Al centro delle problematiche d’oggi c’è piuttosto la debolezza dell’idea di confine. La frontiera delimita. Il muro edifica, raccoglie e definisce

Felicità e la strategia del bradipo

Nulla è più effimero, labile e soggettivo della felicità. Che non è né mai potrebbe essere un dato costante

Jung, la follia che indaga sé stessa

Non sono in molti a sapere che lo psichiatra Jung è stato a lungo davvero pazzo. Per capire la follia ha dovuto viverla

Quanto è strano il Natale

Il Natale e la sua stressante magia: tra ripartenze economiche, vecchie polemiche politiche, pacchetti e giorni frenetici. Questo Natale è così: ambiguo e interessante.

La ricerca vitale di Marcel Proust

Il tempo non è quello meccanicamente quantificabile dell’orologio o del calendario, ma il flusso della vita intima.

Che fine ha fatto l’intimo erotismo di una minigonna

La minigonna: erotismo ed emancipazione, temi che hanno interessato i più grandi psicologi e prodotto fenomeni socio-culturali ormai noti. Ma oggi sappiamo scindere davvero tra ciò che è erotico e fuori luogo?

Storia del 1 maggio, Festa del lavoro. Anche se mutevole e carente

La storia del primo maggio come Festa del lavoro è mutevole come la ricorrenza da celebrare. Da Parigi a Manchester, ecco tutte le tappe della lotta per un diritto inalienabile.

C’è Befana e Befana

Tra le diverse tradizioni nel mondo, dalla Befana vecchina italiana alle varie canzoni tradizionali, il vero centro del messaggio dell’Epifania è l’incontro del sacro con l’umano.

La spiritualità dello shopping

Come ogni Natale torna centrale il dibattito sulla povertà, da combattere sì ma anche un valore da promuovere per la Chiesa.  Il consumismo viene visto sovente come il male ma non è detto che anche nello fare shopping non si po…

Le parole perdute

Nel 1976 un ragazzo del liceo non usava più di 1.500 vocaboli. Vent’anni dopo, nel 1996, circa 640. Oggi forse si arriva sì e no a 200. Ma come diceva Nanni Moretti “Le parole sono importanti”.

Comicità di pancia, umorismo di testa

Il riso fa buon sangue (e Dracula approva).