Camillo Bosco
Camillo Bosco, nato a Taormina un po’ dopo l’ultimo concerto pubblico del Quartetto Cetra, è esule nel nord Italia finché non viene richiamato in Trinacria per insegnare Storia del Fumetto all’Accademia di Palermo.
Si occupa di romanzi grafici a continuazione e di un altro paio di cose.
La memeguerra dawkinsiana tra la Russia e l’Ucraina
Astronauti, falci, martelli e cani shiba occupano lo spazio immateriale del conflitto in una sorta di “memeguerra” tra Russia e Ucraina alla Richard Dawkins.
Vietato fotografare i missili
I turisti russi spie involontarie per i servizi segreti ucraini.
Come si invade un altro Stato
Pavel Filatyev, invasore pentito, racconta come la sua unità entrò in Ucraina.
Pavel Filatyev, il primo pentito dell’Operazione Z
La lunga confessione di un paracadutista russo illumina la miseria materiale e umana in cui si svolge l’offensiva russa.
Popasna liberata dalla presenza dei mercenari della Wagner
La leggerezza di un propagandista ha portato alla distruzione di una delle basi avanzate russe.
Putin arranca ma tranquilli, c’è Steven Seagal
Le perdite catastrofiche subite dalla Russia, obbligano i siloviki a scelte di propaganda pittoresca come il richiamo dell’attore statunitense Steven Seagal, amico del criminale Putin.
L’Ucraina fa sul serio
I russi nascondo gli attacchi come atti di soldati goffi per non disturbare la quiescenza dei moscoviti. Ma sarebbe bene che anche l’Europa inizi a fare sul serio.
Tinazzi “Il report di Amnesty sull’Ucraina è stato un boomerang”
Camillo Bosco intervista il giornalista Cristiano Tinazzi, che ha segnalato l’effetto boomerang dell’ultimo lavoro di Amnesty International sull’Ucraina.
Un report “corretto virtualmente” ma troppo rigido, al punto da riusci…
Vacanze rovinate per i russi in affanno in Crimea
I russi si accorgono di essere in guerra solo quando i missili gli rovinano le vacanze. Forse, per la palese impotenza delle postazioni antiaeree russe di fronte ai bombardamenti ucraini in Crimea.
L’armata degli Zek: i carcerati russi
I carcerati russi, comunemente chiamati “Zek”, guadagnano il diritto di morire al fronte: l’esercito più appropriato per Putin.
Un giorno di ordinaria follia sul fronte russo
I refusenik bullizzati mettono in fuga un generale a tre stelle.
Le disavventure del buon zetista Shayga
La storia di Viktor Shayga, volontario partito per difendere la Russia, che ha rescisso il suo contratto ed è tornato a casa disgustato.