Camillo Bosco
Camillo Bosco, nato a Taormina un po’ dopo l’ultimo concerto pubblico del Quartetto Cetra, è esule nel nord Italia finché non viene richiamato in Trinacria per insegnare Storia del Fumetto all’Accademia di Palermo.
Si occupa di romanzi grafici a continuazione e di un altro paio di cose.
Tutte le bugie raccontate da Mosca
L’elenco delle bugie di Mosca crolla sotto il peso della realtà. Si è perso ormai il conto dei non sequitur nelle logiche che il Cremlino propone sull’andamento della sua aggressione armata all’Ucraina.
La resistenza consente di contrattaccare
Il reggimento Azov è stato raggiunto dai membri del 36° corpo dei marine nei bunker sotterranei dell’acciaieria “Azovstal”. Ma la resistenza eroica di questi soldati non è l’unico problema del generale russo Dvornikov.
L’arroganza russa nemica delle sue flotte
Dopo 117 anni il trauma di Tsushima è ancora una sindrome per Mosca.
Ammiraglia affondata in modo imbarazzante
La marina russa perde la sua ammiraglia e buona parte del suo residuo prestigio.
Cingoli impantanati nel fango della rasputitsa
Ormai il Cremlino valuta di poter uscire solo con una vittoria militare. La possibilità è stata individuata nella retorica della liberazione del Donbass che, in caso di riuscita, può portare alla ripresa dell’offensiva principale.
La colpevole strage dei giovani militari russi
L’ecatombe spinge alla disperazione l’esercito russo.
Tre Alexander per un disastro
Come la Gallia di Cesare era divisa in tre parti anche l’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina si è divisa in tre gruppi condotti da tre generali. Che di nome fanno tutti Alexander.
“La Russia è una pompa di benzina gestita dalla mafia”
Che ruolo ha svolto in questi anni il leader del Partito Liberal Democratico, Vladimir Žirinovskij, molto vicino al Cremlino?
La verità annegata tra le menzogne
Per la prima volta Peskov, il portavoce del Cremlino, ha ammesso le gravi perdite dell’esercito russo. Un secondo di lucidità prima di tornare alla propaganda pura e negare la carneficina umana voluta da Putin.
“Ciò che cambia è l’atteggiamento delle persone”
Camillo Bosco ha intervistato Konstantyn, un ucraino naturalizzato italiano, che sente fortemente la chiamata alla difesa del suo paese.
Zelensky come Dubček cattivi esempi per Mosca
L’attacco della Russia all’Ucraina presenta analogie con l’invasione della Cecoslovacchia del 1968. Il peccato originale di Zelensky, come quello di Dubček prima di lui, è stato quello di voler rompere il giogo della dipendenza…
Shoigu ha terminato i missili e li va mendicando
I toni della propaganda russa compensano la mancanza di vittorie.