Politica

Il No Meloni Day. Si chiama così la marcia a cui aderiranno alcuni studenti il 19 novembre. Dicono si tratti di resistenza, ma quella vera ci ha dato in eredità la democrazia, che significa prima di tutto rispetto della volontà popolare.

Il commento sulla scelta dei ministri del governo Meloni, che ha dovuto far presto, molto presto, perché sapeva benissimo che ogni ora in più sarebbe risultata un rischio per lei e un’opportunità offerta a Silvio Berlusconi di fare un altro po’ di show.

Dopo Berlusconi, Conte. Il leader dei 5 stelle ci tiene a precisare che è contrario all’invio di nuove armi a Kiev. Non si capisce come questa scelta possa aiutare l’avvicinarsi di una pace o di una tregua, senza che il popolo ucraino soccomba alla violenza russa.

I membri dell’Unione europea hanno trovato l’accordo sul gas: una brutta notizia per chi già sperava in una sconfitta per poter giustificare il vittimismo piagnucoloso. Un atteggiamento disfattista che non produce ricchezza.

Punti di forza e punti di debolezza del governo Meloni che giura alle 10 di mattina di questo sabato 22 ottobre 2022. Dal piglio istituzionale del primo presidente del Consiglio donna alla imprevedibilità dei suoi alleati.

Dove sono finite tutte le femministe impegnate, giustamente, nella parità di genere? Almeno oggi, permettiamoci di festeggiare Giorgia Meloni, prima donna premier in Italia e giudichiamola dai fatti.

In questi giorni il governo Meloni riceverà l’incarico dal presidente Mattarella. La futura premier ha già iniziato, a parole, a fare i conti con l’antieuropeismo mascherato da comunitarismo di nazionalismi, con la demonizzazione dei mercati, con il dileggio dei vincoli di bilancio e degli …

L’UE ha trovato l’accordo sull’energia varando un tetto temporaneo al prezzo del gas. I rappresentanti europei hanno anche trovato l’accordo sull’eventuale ricorso a strumenti di debito comune per fronteggiare la crisi.

Le azioni del Cavalier Silvio aprono tre strade diverse per Giorgia Meloni. In tutti e tre i casi, però, l’Italia diventa debole in politica estera e in quella di bilancio. Gli italiani hanno votato, è vero, ma dei falsi. E si vede.

L’allucinante tira e molla delle ultime 48h, lo scoop dell’agenzia LaPresse, l’ovazione dei suoi parlamentari: tutto ruota intorno alla figura di Silvio Berlusconi. Ma Giorgia Meloni, non ci sta.

Le scritte contro chi oggi ha vinto le elezioni non vanno enfatizzate ma devono essere prese sul serio. Soprattutto per evitare che quei “cattivi compagni” di un tempo, facciano ritorno.

Giorgia Meloni, ottenuto il successo scontato nel braccio di ferro con Silvio Berlusconi, si trova ora di fronte al bivio più insidioso: scegliere i componenti della sua squadra (e sfuggire alle tentazioni).