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Canarie, migliaia di persone protestano contro il turismo di massa

“Le Canarie hanno un limite”, “Le Canarie non si vendono”. Sono migliaia le persone che alle Canarie hanno manifestato per dire “no al turismo di massa” (overtourism)

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Canarie, migliaia di persone protestano contro il turismo di massa

“Le Canarie hanno un limite”, “Le Canarie non si vendono”. Sono migliaia le persone che alle Canarie hanno manifestato per dire “no al turismo di massa” (overtourism)

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Canarie, migliaia di persone protestano contro il turismo di massa

“Le Canarie hanno un limite”, “Le Canarie non si vendono”. Sono migliaia le persone che alle Canarie hanno manifestato per dire “no al turismo di massa” (overtourism)

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“Le Canarie hanno un limite”, “Le Canarie non si vendono”. Sono migliaia le persone che alle Canarie hanno manifestato per dire “no al turismo di massa” (overtourism)

“Le Canarie hanno un limite”, “Le Canarie non si vendono”. Sono migliaia – 60.000 in totale nelle otto isole dell’arcipelago, secondo le autorità locali – le persone che alle Canarie hanno manifestato per dire “no al turismo di massa” (overtourism). Misure immediate, ecotasse per i turisti, meno sfruttamento dell’ambiente, “meno cemento”, una moratoria turistica e leggi che consentano l’accesso preferenziale a residenti e lavoratori per le abitazioni sulle isole: queste le principali richieste dei cittadini che da tempo protestano, insieme a molte associazioni ambientaliste, ecologiste e sociali – organizzatrici di diverse manifestazioni – contro un turismo definito “selvaggio, insostenibile, a beneficio di pochi, che manda via i residenti e rende difficile la convivenza”. Problemi che spingono i residenti sulla strada della “turismofobia”, così la potremmo definire.

Il settore turistico, lo sappiamo, è importantissimo per l’economia di un Paese, in particolare per luoghi come le Canarie. Proprio per tale motivo i residenti chiedono però che ci siano un drastico cambio di rotta e misure che rendano il turismo più controllato e “vivibile”.

Alle proteste hanno aderito anche altre città spagnole ed europee come Madrid, Barcellona, Malaga, Granada, Londra, Berlino e Amsterdam.

di Filippo Messina

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