app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Hamas dice no a due Stati e due popoli

Hamas dice no a due Stati e due popoli

I terroristi di Hamas rifiutano la soluzione dei due popoli e dei due Stati per una futura, pacifica convivenza fra Israele e la Palestina
|

Hamas dice no a due Stati e due popoli

I terroristi di Hamas rifiutano la soluzione dei due popoli e dei due Stati per una futura, pacifica convivenza fra Israele e la Palestina
|

Hamas dice no a due Stati e due popoli

I terroristi di Hamas rifiutano la soluzione dei due popoli e dei due Stati per una futura, pacifica convivenza fra Israele e la Palestina
|
|
I terroristi di Hamas rifiutano la soluzione dei due popoli e dei due Stati per una futura, pacifica convivenza fra Israele e la Palestina
I terroristi di Hamas rifiutano la soluzione dei due popoli e dei due Stati per una futura, pacifica convivenza fra Israele e la Palestina. A dire no a questa ipotesi è stato ieri il leader di Hamas all’estero, Khaled Meshal: «Il nostro popolo palestinese chiede liberazione, libertà dall’occupazione e la nascita di uno Stato palestinese». Ha soprattutto aggiunto che, dopo l’attacco sferrato a Israele lo scorso 7 ottobre, «la stragrande maggioranza del popolo palestinese» ha rinnovato la speranza di «una Palestina dal mare al fiume e dal Nord al Sud». Nelle parole di Meshal è compreso pure il rifiuto dei «confini del 1967» che a suo parere «sono praticamente un quinto della Palestina e non possono essere accettati».
Si potrebbero fare molte puntualizzazioni in merito alle sue parole ma una le riassume tutte: lui e Hamas non sono i palestinesi. È vero. Il dramma di questa guerra è però che l’Anp, che dovrebbe rappresentare i palestinesi meno belligeranti, oggi è ininfluente o quasi. E con una guerra in corso la cosa non è certo laterale. Anche perché dal versante israeliano del conflitto il primo ministro Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che la guerra in corso nella Striscia di Gaza fra Israele e Hamas potrebbe continuare fino al 2025. Per lui la durata del conflitto rappresenta probabilmente una garanzia di durata politica ma stavolta – viste le posizioni sul versante palestinese – la previsione ha anche una certa vicinanza con la realtà. Speriamo di sbagliare. Di Jean Valjean La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Il presidente slovacco Fico in visita a Mosca. Trump: “Voglio incontrare Putin al più presto”

22 Dicembre 2024
Dopo la discussa visita del presidente ungherese Orban, oggi l’omologo slovacco Fico è stato in …

È tornata la neve a New York -IL VIDEO

22 Dicembre 2024
È tornata la neve a New York. Si tratta della prima nevicata misurabile di dicembre in città, l’…

“Khorumi”, la danza per la libertà -IL VIDEO

22 Dicembre 2024
Musica e balli tradizionali nel 24º giorno di proteste a Tbilisi, migliaia di cittadini georgian…

L’Albania mette al bando TikTok per un anno

22 Dicembre 2024
L’Albania è il primo Paese europeo a mettere ufficialmente al bando TikTok, l’obbligo dovrebbe s…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI