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“La mia immagine manipolata con l’intelligenza artificiale e utilizzata per attaccare i vaccini”, parla la giornalista Silvia Sacchi

“Mi sono sentita minacciata da questa manipolazione” ci rivela la giornalista Silvia Sacchi, protagonista suo malgrado di questa truffa. Le sue parole. All’interno dell’articolo il video in questione, modificato con l’uso dell’intelligenza artificiale

 

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Manipolare, attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale (con la tecnica del deepfake), l’intervista di una giornalista a un esperto per veicolare messaggi ingannevoli sui vaccini e invitare a comprare un prodotto “miracoloso”. È quanto di assurdo – e triste, molto triste – accaduto a Silvia Sacchi, giornalista che ora lavora su Rai 1.

Il video (falso) che vedete fa riferimento a un’intervista (vera) – risalente al 2023, quando Sacchi lavorava per Sky TG24fatta dalla giornalista al professor Silvio Garattini.

“Mi sono sentita minacciata da questa manipolazione” ci rivela la giornalista Silvia Sacchi, protagonista suo malgrado di questa truffa.

La giornalista Silvia Sacchi: “La mia immagine usata per attaccare i vaccini”

“Come si vede nel video – che diffuso in rete, nel giro di poche ore, ha già ricevuto migliaia di migliaia di ‘mi piace’, commenti, condivisioni e interazioni – sostanzialmente vengono fuori delle tematiche veramente deprecabili su notizie false date senza rendersi conto che le persone poi credono a questi contenuti che sono fraudolenti, che vengono manipolati, come capitato in quest’occasione” ci dice la giornalista.

“Io ero veramente su Sky TG24 con quei capelli, con quell’outfit. E realmente davo delle notizie” spiega Sacchi, che prosegue: “Loro hanno giocato proprio sulla credibilità di un conduttore di un Tg all news. Hanno giocato su questa credibilità per veicolare dei contenuti che sono falsi, manipolati”.

La storia pubblicata su Instagram dalla giornalista Silvia Sacchi

Le conseguenze negative e la (possibile) perdita di credibilità

E le conseguenze negative di tale manipolazione non sono solo per le persone che magari credono a quanto di falso – e pericoloso – viene detto nel video. Ma anche per la stessa credibilità del conduttore e dello stesso telegiornale: “La stessa credibilità del conduttore viene messa in discussione perché, a questo punto, le persone si trovano magari a non capire più e a non sapere se quello che vedono in tv è vero o falso – dichiara la giornalista Silvia Sacchi – Quindi se ciò che dice il telegiornale è la verità o meno. Perché quando poi ti trovi davanti a contenuti che sono così manipolati, ci si trova veramente anche a non riuscire a fare il nostro lavoro”.

“Il video risale al 2023. Ma io non ho mai pronunciato quelle parole – spiega – Così come il professor Silvio Garattini non ha mai detto quelle parole. Si tratta di contenuti deepfake, manipolati con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale”.

È importante e necessario far comprendere alle persone che – in particolare sui social network – non tutto ciò che si vede, è reale. “La cosa più importante da far veicolare è che quanto si vede nel video è disinformazione – dice Silvia Sacchi – non utilizzata fine a se stessa ovvero magari per gruppi di no-vax contro tutto e tutti”.

“Anche perché – prosegue la giornalista – nel video si fa anche riferimento, tra l’altro, al governo, al Ministero della salute. Viene mostrata la foto dell’ex ministro della salute Roberto Speranza”.

Il video manipolato per vendere un prodotto “miracoloso”

All’interno del video manipolato con l’uso dell’intelligenza artificiale si parla anche di un prodotto, un “miracoloso preparato che salva le persone”, da poter acquistare. “Danno anche queste (false) informazioni sbagliate non fini a se stesse ma per invogliare ad acquistare dei prodotti. Quindi a fini commerciali – afferma Sacchi – E questo è molto importante da ricordare. Sono evidentemente delle azioni di frodi che vengono fatte, appunto, per diffondere sempre di più questi contenuti in cui qualcuno ci guadagna. Sono delle vere e proprie truffe a cui, al momento, ancora non riusciamo a rispondere”.

La giornalista Silvia Sacchi ha immediatamente denunciato l’accaduto

La giornalista Silvia Sacchi infatti, una volta scoperto il video diffamatorio della sua intervista manipolata, ha immediatamente denunciato il contenuto alle autorità competenti e riferito quanto accaduto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti.

Nella storia pubblicata su Instagram dalla giornalista Silvia Sacchi il link del contenuto falso pubblicato dalla pagina di disinformazione

“Dopo la denuncia ci si sente rispondere che sono delle carte che vengono aggiunte ad altre carte. Ad altre situazioni che quindi si sommano – ci racconta la giornalista Silvia Sacchi – Ma non si può fare nel concreto qualcosa al momento. E questo è molto, molto triste anche perché non tutti sono in grado di riconoscere i contenuti veri da quelli non veri”.

La regolamentazione è assolutamente necessaria. Perché quanto accaduto con il video della giornalista Silvia Sacchi e del professor Silvio Garattini può essere estremamente pericoloso. Non solo per le informazioni false che vengono veicolate tramite l’immagine di due figure pubbliche considerate credibili ma per la stessa salute di chi è portato ad acquistare certi prodotti, spendendo anche grandi somme.

Silvia Sacchi: “Le persone devono stare molto attente”

È fondamentale fare informazione. Far capire alle persone che devono stare molto attente ai contenuti che trovano online. Bisogna verificare le fonti, scavare più a fondo. E non prendere tutto per oro colato. “È importante veicolare questi messaggi – spiega la giornalista – Far capire alle persone – agli utenti – che devono sempre stare molto attente. Questo è fondamentale. Quindi bisogna trovare il modo per far sì che tale messaggio venga sempre più diffuso così che le persone possano stare più attente e non guardare un contenuto e dire ‘quella è la verità’”.

Sacchi prosegue: “Molti, specie chi lavora nel settore dei media, riescono a capire che nel video anche la stessa velocità è manipolata. Che le frasi sono un po’ sconnesse. Che i testi sono estremamente allarmistici, cosa che in un Tg non accade. Inoltre, ci sono degli errori grammaticali, di sintassi, pure nei banner presenti nel filmato. C’è addirittura un errore di ortografia nel nome del professore intervistato. Sono tanti campanelli d’allarme ma magari non tutti li notano”.

Come aiutare le persone a riconoscere i contenuti falsi online

Come fare quindi a riconoscere le fake news, i contenuti falsi e fuorvianti? “Bisogna dare degli Abc, un vademecum, alle persone che si affacciano sul web – dichiara Sacchi – O magari fare anche dei corsi per ragazzi, a partire sin dalle scuole dove si inizia a imparare a riconoscere questi contenuti falsi”.

“Perché ormai delle truffe fisiche sappiamo tutto. Ma online non è così Siamo in difficoltà e anzi addirittura spesso sono i più giovani a spiegare agli adulti queste cose poiché nati con i social, nati nel mondo web” dichiara Sacchi.

L’informazione e il saper riconoscere i contenuti falsi sono importanti per tutti. “Per qualunque fascia d’età” spiega la giornalista.

“Poter veicolare questi contenuti è ciò che mi auguro” ci dice la giornalista Silvia Sacchi. E ce lo auguriamo anche noi.

di Filippo Messina

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