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La Francia vieterà le ‘puff’. E in Italia?

La Francia vieterà la vendita delle Puff, sigarette monouso colorate e amate dai giovani per i danni conclamati a salute e ambiente. E in Italia?

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La Francia vieterà le ‘puff’. E in Italia?

La Francia vieterà la vendita delle Puff, sigarette monouso colorate e amate dai giovani per i danni conclamati a salute e ambiente. E in Italia?

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La Francia vieterà le ‘puff’. E in Italia?

La Francia vieterà la vendita delle Puff, sigarette monouso colorate e amate dai giovani per i danni conclamati a salute e ambiente. E in Italia?

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La Francia vieterà la vendita delle Puff, sigarette monouso colorate e amate dai giovani per i danni conclamati a salute e ambiente. E in Italia?

Avrete notato negli ultimi mesi una insolita diffusione di dispositivi elettronici per il fumo usa e getta. Vengono chiamati PUFF e sono facilmente riconoscibili per i loro colori sgargianti ben visibili, dai gusti più disparati (con o senza nicotina) ed un prezzo decisamente inferiore al pacchetto di sigarette: dagli 8 ai 12 euro per 500 “puff”, cioè tiri.

Insomma, sembrano giocattoli e attraggono moltissimo giovani o fumatori occasionali anche perché sono facilmente reperibili ma non hanno nulla di meno nocivo rispetto alla normale sigaretta. Inoltre, la maggior parte di queste non produce “odore” per cui è più facile dribblare il divieto di fumo nei locali.

La Francia ha però preso una posizione chiara: vietarne la vendita perché accusate di abituare sin dalla tenera età i giovani al fumo che, ricordiamo, è responsabile di 75mila morti l’anno. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Danimarca, Belgio e Irlanda.

Ma c’è di più. Alcuni medici e ricercatori hanno pubblicato un editoriale su Le Monde in cui si evidenziano anche i danni ambientali delle sigarette monouso: i “ puff” sono realizzati in plastica e contengono una batteria al litio non riciclabile. Non esistono specifiche direttive per la raccolta e il riciclo per cui si aggiungono in automatico ai miliardi di mozziconi buttati a terra nel mondo.

Il ministro Orazio Schillaci ha annunciato a gennaio in audizione alla Camera divieti entro novembre per le e-cigarette. La bozza prevede che non si potrà più fumarle nei locali all’aperto, quindi stop al fumo ai tavolini posti all’esterno di bar e ristoranti ma anche alle fermate all’aperto di metro e bus. Divieti che, troppo spesso, non vengono rispettati.

di Raffaela Mercurio

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