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Beatitudine in un bicchiere rosso

Una ricerca scientifica  pubblicata sulla rivista“Plos One”, ha rilevato che bere vino rosso  induce stati psicologici caratterizzati da beatitudine, conducendo uno studio su un campione di 102 volontari in un wine bar di Lisbona.
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Tra le sostanze psicoattive l’alcol è quella più usata nel mondo. Sorprendentemente pochi studi ne hanno valutato gli effetti positivi sulla mente. Stando a una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Plos One”, il vino rosso induce stati psicologici caratterizzati da beatitudine, un focus sul momento presente, un maggiore interesse per l’ambiente circostante e un ammorbidimento della differenziazione tra sé e il contesto quando consumato in un ambiente tranquillo.

Secondo gli studiosi portoghesi le persone bevono vino per apprezzarne il gusto e per sentire i piacevoli stati alterati di coscienza. Quindi è importante caratterizzare tali cambiamenti nella percezione e nella consapevolezza di sé.

I ricercatori hanno faticosamente reclutato 102 volontari: lo studio si è svolto in un wine bar di Lisbona. Dopo una valutazione iniziale dello stato di coscienza è stato chiesto loro di bere due bicchieri di Quinta da Lapa Reserva Syrah 2018.

Erano autorizzati a mangiare qualche snack e a fumare, ma potevano bere solo vino rosso e acqua. È stato anche chiesto di non usare smartphone o altre tecnologie che li distraessero. Dopo aver finito il secondo bicchiere di vino i partecipanti hanno completato nuovamente le misure degli stati alterati di coscienza.

Bere vino rosso era associato a un miglioramento dell’umore, un aumento dell’eccitazione e una diminuzione della consapevolezza del tempo. I volontari si sono sentiti più perspicaci ed emotivamente connessi con l’ambiente dopo aver consumato lo Syrah. Una dose moderata di vino rosso bevuta in un contesto piacevole porta sensazioni di beatitudine e rende tutto più affascinante, ed è probabile che arrivino pensieri originali e creativi. Questi dati erano slegati dal fatto che il soggetto bevesse solo o in compagnia.

Il vino rosso tende a diminuire la consapevolezza del corpo ombreggiando la differenziazione tra il sé e l’ambiente. È come se aumentasse il senso di connessione con l’esterno e le persone intorno. Queste ‘fusioni’ vengono spesso definite “sentimenti oceanici” e correlano con esperienze spirituali positive.

Ciò potrebbe essere uno dei motivi per cui il vino aveva un ruolo importante in alcune tradizioni mistiche nell’antichità. Bello. Ma per il futuro suggeriamo di includere nella ricerca due gruppi di controllo. A uno daremo bevande analcoliche. All’altro gli stessi bicchieri di Quinta da Lapa Reserva, ma bevuti in un contesto meno accogliente di un wine bar. Così, giusto per capire se arrivano le stesse esperienze mistiche.

di Daniel Bulla

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