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Aloha from Hawaii di Elvis

“Aloha from Hawaii” di Elvis, il primo concerto in mondovisione

“Aloha from Hawaii” di Elvis Presley: il primo concerto mai trasmesso in mondovisione via satellite, una delle tappe più importanti della carriera del Re
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“Aloha from Hawaii” di Elvis, il primo concerto in mondovisione

“Aloha from Hawaii” di Elvis Presley: il primo concerto mai trasmesso in mondovisione via satellite, una delle tappe più importanti della carriera del Re
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“Aloha from Hawaii” di Elvis, il primo concerto in mondovisione

“Aloha from Hawaii” di Elvis Presley: il primo concerto mai trasmesso in mondovisione via satellite, una delle tappe più importanti della carriera del Re
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“Aloha from Hawaii” di Elvis Presley: il primo concerto mai trasmesso in mondovisione via satellite, una delle tappe più importanti della carriera del Re
Sono trascorsi 46 anni dalla morte di Elvis Presley, più di quanti ne abbia vissuti. Scomparso il 16 agosto 1977 a 42 anni, di lui si conoscono vita, morte e miracoli e non soltanto nel senso figurato del termine. Ci sono fan così devoti da venerarlo al pari di una divinità. Sono stati scritti centinaia di libri sull’uomo e sul cantante, il cui mito è stato recentemente rinvigorito dal filmElvis”, in cui viene narrato – non senza licenze parecchio distanti dalla realtà – il travagliato rapporto con il suo manager, il Colonnello Tom Parker, personaggio controverso ma dalle intuizioni straordinarie. Proprio alle visioni del Colonnello si deve una delle tappe più importanti della carriera di Elvis: “Aloha from Hawaii”, il primo concerto mai trasmesso in mondovisione via satellite. Elvis aveva un rapporto speciale con queste isole; qui trascorse le sue vacanze svariate volte, comprese le ultime della sua vita, nel marzo del 1977. Sul legame speciale che lo legava alle Hawaiiin questi giorni così tragicamente devastate dal fuoco – venne scritto (guarda caso!) il libroElvis in Hawaii”. Correva l’anno 1973 quando lo speciale andò in onda e un miliardo di personeuna su quattro, stando alla popolazione mondiale del tempo – decise di sintonizzare i propri schermi per ammirare o criticare il Re. La luce di Elvis, in effetti, non brillava più come un tempo, oscurata da un nuovo modo di fare musica di gruppi come i Beatles e i Rolling Stones. La leggenda narra che il Colonnello ebbe l’idea di trasmettere lo speciale in mondovisione ispirato da un recente viaggio diplomatico in Cina del presidente Nixon (sulla bizzarra relazione fra lui ed Elvis venne realizzata la pellicola “Elvis & Nixon”): non potendo il cantante esibirsi in tutte le città del mondo, lo avrebbe fatto tramite uno show benefico. Un’altra versione racconta invece del Colonello come di un clandestino sul territorio Usa, sprovvisto di passaporto e dunque impossibilitato a lasciare il Paese. Quando Elvis registrò “Aloha from Hawaii” era ancora in perfetta forma fisica, esaltata dall’iconica tuta bianca a zampa d’elefante: l’American Eagle”, che resta uno dei modelli più fotografati a Graceland, la sua casa mausoleo. Tempestata di pietre preziose, l’aquila che campeggia sulla mantella non era un semplice adorno ma un chiaro messaggio rivolto al mondo, a ricordare a tutti – in piena Guerra fredda – la forza e il coraggio degli Stati Uniti. Lo speciale, registrato nel gennaio del 1973 a Honolulu e mandato in onda mesi dopo a causa della sovrapposizione con il Super Bowl, costò la cifra astronomica di oltre 2,5 milioni di dollari. A distanza di tanti anni Elvis continua a garantire un giro d’affari milionario, alimentato suo malgrado anche dalle continue tragedie che circondano la sua famiglia: a gennaio la morte improvvisa dell’unica figlia, Lisa Marie, stroncata a 54 anni da una occlusione intestinale; nel 2020, il suicidio del nipote, Benjamin Keough (28 anni appena, figlio di Lisa Marie). A ottobre si attende l’uscita del film “Priscilla” con la regia di Sofia Coppola. La donna è stata l’unica a portare all’altare The King. Oggi è in causa con la nipote, l’attrice Riley Keough, per questioni di eredità. La saga dei Presley continua, seppur tristemente.   di Ilaria Cuzzolin

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