George Michael, una star senza tempo
Oggi George Michael – la stella degli Wham! – avrebbe compiuto 60 anni e il 5 luglio è in arrivo il documentario “Wham!” su Netflix. Un talento unico, una star senza tempo
George Michael, una star senza tempo
Oggi George Michael – la stella degli Wham! – avrebbe compiuto 60 anni e il 5 luglio è in arrivo il documentario “Wham!” su Netflix. Un talento unico, una star senza tempo
George Michael, una star senza tempo
Oggi George Michael – la stella degli Wham! – avrebbe compiuto 60 anni e il 5 luglio è in arrivo il documentario “Wham!” su Netflix. Un talento unico, una star senza tempo
AUTORE: Nicola Sellitti
Andrebbe chiesto anche ad artisti italiani come Achille Lauro o Rosa Chemical cosa George Michael ha rappresentato per loro. Il genitore 1 del queer europeo, mondiale.
Una di quelle star senza tempo, che ha pagato dazio abbastanza alla censura sessuofobica degli anni ’80. Come Freddie Mercury, David Bowie, Elton John, Boy George. Ha giocato con il corpo, con il sesso, ha sconvolto, ha attirato censure da TV, radio.
Oggi la stella degli Wham! avrebbe compiuto 60 anni e il 5 luglio è in arrivo il documentario – Wham! su Netflix – sulla genesi del fantastico duo dai capelli cotonati e voci all’olio di oliva che hanno conquistato il mondo.
Ma oltre alla lotta per i diritti Lgbt, oltre all’impegno contro l’Aids, che era stato intenso, nonostante i singoli di Michael, a partire dal primo nell’era post Wham! “i Want Your Sex” fosse un chiaro invito all’amore mordi e fuggi (bandito dalla BBC) mentre l’Hiv si moltiplicava, oltre al suo coming out ritardato negli anni ed estremamente sofferto, Michael era uno straordinario artista.
Un talento unico, capace di mischiare generi e di produrre forse il livello più alto del pop. Una voce potente, una presenza scenica da frontman di un gruppo rock anni ’70, una popstar globale. Un intreccio di musica e moda, di fluidità sessuale, di talento spaziale. Centoventi milioni di dischi venduti non rendono bene l’idea della sua eredità musicale sulle generazioni successive.
Un fenomeno della corposa lista di quelli morti davvero troppo presto, a 53 anni, quando la maturità artistica produce ancora capolavori.
di Nicola Sellitti
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Emmy Awards 2025, trionfa Stephen Colbert con il suo “Late Show”… prima della cancellazione del programma (e c’è l’ombra di Trump) – IL VIDEO
15 Settembre 2025
Una grandissima (e meritata) standing ovation per Stephen Colbert che ha trionfato agli Emmy Award…
“Grace for the world”, il grande concerto diretto da Bocelli che ha travolto Piazza San Pietro
14 Settembre 2025
“Grace for the world”, il grande concerto diretto da Bocelli che ha travolto Piazza San Pietro. Lo…
“Yesterday”, sessant’anni dalla canzone da record composta nel sonno da Paul McCartney
13 Settembre 2025
“Yesterday”, sessant’anni dalla canzone composta nel sonno da Paul McCartney. La pubblicazione di…
Folk e oriente si incontrano in “Play”, il nuovo album di Ed Sheeran
12 Settembre 2025
Ispirato per una parte dalle culture musicali indiana e persiana (e dai loro legami con la tradizi…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.