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Oscar 2023

La pagella degli Oscar 2023

Da ‘Navalny’ a Brendan Fraser, i voti della magica notte degli Oscar 2023
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Si è conclusa la notte degli Oscar, ecco le pagelle a cura di Massimo Balsamo:

Navalny 10

Cinque candidati di spessore per l’Oscar al miglior documentario, ha vinto il film più importante. Il documentario sulla nemesi di Putin scuote lo spettatore e accende i riflettori sulle violenze del Cremlino, presenti ancor prima dell’attacco a Kiev. Emblematiche le parole della moglie del dissidente: “Mio marito è in prigione solo perchè ha voluto difendere la democrazia. Sogno il giorno in cui sarai libero e sarà libero il nostro paese”.
Brendan Fraser 9
La più bella rivincita. Dopo anni complicati, di assenza dai set hollywoodiani Brendan Fraser ha sfoderato l’interpretazione della vita in “The Whale” di Aronofsky, esplorando nel profondo l’intricata complessità dell’essere umano.
Everything Everywhere all at once 8
È il film che ha dominato questa edizione degli Oscar, vincendo sette statuette, quasi tutte nelle categorie principali. L’opera di Daniel Kwan e Daniel Scheinert ha colpito per ambizione e audacia, ma anche per la sua natura inclusiva, sempre apprezzata dall’Academy.
Jamie Lee Curtis 8
Figlia di due attori leggendari, Jamie Lee Curtis è ricordata da tutti come la scream queen di “Halloween” o per lo spogliarello sensuale in “True Lies”. Ma da ieri sarà ricordata anche per l’Oscar alla miglior attrice non protagonista per la sua performance in “Everything Everywhere all at once”. Meritatissimo.
Angela Bassett 3
Jamie Lee Curtis ha soffiato la vittoria ad Angela Bassett, favoritissima secondo i bookmakers e già reduce dal trionfo ai Golden Globes. L’attrice di “Black Panther: Wakanda Forever” non ha preso bene la sconfitta e non ha fatto nulla per celarlo, negando l’applauso alla collega. Rosicata dell’anno.
Jimmy Kimmel 4
Richiamato dopo gli ottimi ascolti delle edizioni 2017 e 2018, Jimmy Kimmel ha deluso. Conduzione insipida, fatta di siparietti dimenticabili se non imbarazzanti. L’Academy dovrebbe iniziare a contattare Ricky Gervais in vista dell’edizione 2024…
Michelle Yeoh 2
La sua interpretazione in “Everything Everywhere all at once” è magnetica e l’Oscar alla fine lo ha vinto. Ma la campagna mediatica delle ultime settimane per strappare il premio a Cate Blanchett è stata ai limiti del ridicolo, pregando quasi i giurati di non assegnare il terzo riconoscimento alla collega per darlo a lei. Maturità livelli asilo nido.

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