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È tornato Re Carlos: Zverev battuto in cinque set

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Nell’anno d’oro di Jannik Sinner c’è il ritorno a livelli cinque stelle lusso di Carlos Alcaraz, il 21enne spagnolo vince a Parigi il terzo torneo del Grand Slam

Alcaraz

È tornato Re Carlos: Zverev battuto in cinque set

Nell’anno d’oro di Jannik Sinner c’è il ritorno a livelli cinque stelle lusso di Carlos Alcaraz, il 21enne spagnolo vince a Parigi il terzo torneo del Grand Slam

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È tornato Re Carlos: Zverev battuto in cinque set

Nell’anno d’oro di Jannik Sinner c’è il ritorno a livelli cinque stelle lusso di Carlos Alcaraz, il 21enne spagnolo vince a Parigi il terzo torneo del Grand Slam

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Ancora in cinque set, ancora in recupero. Nell’anno d’oro di Jannik Sinner c’è il ritorno a livelli cinque stelle lusso di Carlos Alcaraz. E, anche da italiani, è solo una gioia raccogliere un fenomeno del tennis mondiale, con un talento che non può non appassionare, solleticare. Il 21enne spagnolo vince a Parigi (in cinque set sul tedesco Zverev) il terzo torneo del Grand Slam, dopo Us Open e Wimbledon. La sensazione è che sia davvero tornato al massimo e Alcaraz a pieno regime è il tennista più compiuto e bello del circuito, ovviamente senza nulla togliere alla grandezza assoluta di Sinner e al leggendario Nole Djokovic.

A un certo punto lo spagnolo si era perso. E proprio attraverso due successi su Sinner – finale a Indian Wells e la semifinale di due giorni fa sul Centrale di Parigi – Carlos è tornato al meglio di se stesso, si è ripreso, è tornato a mostrare un talento speciale, sbocciato già a 17-18 anni. È un peccato che ne abbia pagato le conseguenze un altro grande tennista come Zverev, tornato all’eccellenza dopo l’infortunio che due anni fa proprio al Roland Garros lo costrinse al ritiro contro Rafa Nadal. Anche lui è un campione, anche lui è tornato, così il tennis mondiale presenta uno scenario meraviglioso, conteso tra Jannik e Carlos, con diversi attori pronti a irrompere sulla scena. E in attesa di tornare a Parigi per i Giochi olimpici, tra poco meno di tre settimane si va a Wimbledon, sulla terra. E sarà un’altra partita. Senza però dimenticare che il torneo francese è stato segnato dai colori azzurri, con le incredibili tre finali, purtroppo perdute. È stato bello, anzi magnifico lo stesso.

Di Nicola Sellitti

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