Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Gimbo Tamberi conquista la medaglia d’oro nel salto in alto

Gianmarco Tamberi ha vinto la medaglia d’oro nel salto in alto maschile ai Mondiali di atletica leggera di Budapest 2023
|

Gimbo Tamberi conquista la medaglia d’oro nel salto in alto

Gianmarco Tamberi ha vinto la medaglia d’oro nel salto in alto maschile ai Mondiali di atletica leggera di Budapest 2023
|

Gimbo Tamberi conquista la medaglia d’oro nel salto in alto

Gianmarco Tamberi ha vinto la medaglia d’oro nel salto in alto maschile ai Mondiali di atletica leggera di Budapest 2023
|
|
Gianmarco Tamberi ha vinto la medaglia d’oro nel salto in alto maschile ai Mondiali di atletica leggera di Budapest 2023
Gimbo ha vinto tutto. Ma non è l’elenco dei successi in 15 anni di grandezza e neppure questo mondiale all’aperto a Budapest. E’ il suo viaggio dentro il salto in alto che attira, ammalia, perché dentro c’è il talento, la costanza, la leggera vena di pazzia che lo accompagna in gara, quella leggerezza così complicata a certi livelli. E tanta fatica.
 
A La Ragione in un’intervista di qualche mese fa aveva indicato il percorso: pochi balzi nella stagione al coperto, c’era da prepararsi per andare a medaglia ai Mondiali all’aperto. Il metallo era già arrivato al chiuso, agli Europei indoor e outdoor. E poi c’è il fantastico oro vinto ai Giochi nipponici, due estati fa. Per riuscirci è passato attraverso scelte dolorose, mediaticamente gestite anche in modo rivedibile, ma necessarie: si è allontanato dal padre, ha rivisto il metodo di lavoro.
 
Come fece un altro fenomeno, Rafa Nadal, dallo zio Toni a Carlos Moya. Ha rischiato, è uscito dalla comfort zone. E ha vinto. La sua gara a Budapest è stata straordinaria. Lo stadio era incollato ai suoi balzi, c’è stato un sentimento di condivisione che è solo per pochi, pochissimi. E’ partito con un nullo a 2,25, poi ha ingranato la marcia sino a 2,38. E dopo i festeggiamenti, le lacrime, gli abbracci, ha avuto la forza di provare ad andare oltre i 2,40 metri.
 
Nella sua incredibile carriera anche gli infortuni sono stati eclatanti. Sette anni fa a Monaco, in Diamond League, ha rischiato davvero la carriera. Prima delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 invece ha perduto il treno verso l’oro che probabilmente avrebbe pure ottenuto. Ha dovuto ingoiare dolori e fatiche, ha dovuto attendere anche la furia della pandemia, prima di rifarsi a Tokyo 2020.
 
E ora, dopo aver vinto davvero tutto (anche due edizioni della Diamond League), dopo il riposo, dopo il trionfo, si dovrà arrivare a una scelta: chiudere in bellezza a Parigi, la prossima estate. Intanto è tra i primi dieci sportivi italiani di sempre. Si siede al tavolo dei più grandi.
di Nicola Sellitti
 
 

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Imparare dal tennis

16 Settembre 2024
Un minimo di analisi sul fenomenale tennis italiano degli ultimi anni è estremamente interessant…

SuperPiastri, Sainz fa strike

15 Settembre 2024
Oscar Piastri vince il Baku il Gp più avvincente della stagione. Una vittoria da stella assoluta…

Gianluigi Donnarumma è diventato papà: è nato il piccolo Leo

14 Settembre 2024
Gigio Donnarumma e la compagna Alessia Elefante sono diventati genitori del piccolo Leo. “Emozio…

Ora la Ferrari ci crede

14 Settembre 2024
In F1 lo scenario muta con grande velocità: a Baku entro qualche ora invece potrebbe esserci la …

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI

Exit mobile version