Jacobs vola. Ali pure. Fulmine Italia sui 100 – IL VIDEO
Si inizia a far sul serio. In vista dei Giochi di Parigi gli azzurri Marcell Jacobs e Chituru Ali corrono a gran velocità
Jacobs vola. Ali pure. Fulmine Italia sui 100 – IL VIDEO
Si inizia a far sul serio. In vista dei Giochi di Parigi gli azzurri Marcell Jacobs e Chituru Ali corrono a gran velocità
Jacobs vola. Ali pure. Fulmine Italia sui 100 – IL VIDEO
Si inizia a far sul serio. In vista dei Giochi di Parigi gli azzurri Marcell Jacobs e Chituru Ali corrono a gran velocità
Si inizia a far sul serio. In vista dei Giochi di Parigi gli azzurri Marcell Jacobs e Chituru Ali corrono a gran velocità
Si inizia a far sul serio. Sarà il richiamo dei Giochi di Parigi, per dimostrare che Tokyo 2020 non è stato come trovare un Gronchi rosa per strada. Sarà anche per zittire le lingue marce, scendere a compromessi con se stesso, rilanciarsi, sorridere al traguardo. Ci sono finalmente tracce di Marcell Jacobs in forma olimpica. Dopo il successo sui 100 agli Europei di Roma andando sopra i dieci secondi e il trionfo anche con la 4×100, ecco a Turku, in Finlandia (meeting Gold Continental, gara di alto livello, insomma), che lo sprinter campione a cinque cerchi scende finalmente sotto i dieci secondi. Due volte nella stessa giornata: semifinale vinta in 9’99 e finale dominata in 9’92, che è anche il miglior crono stampato negli ultimi tre anni, dalla finale olimpica, per intendersi. È evidente che sta salendo di giri, sta definendo la preparazione, le gambe iniziano a girare e i pensieri a viaggiare forte, quasi quanto le sue gambe. È tornato, Jacobs. Non si fanno a caso due temponi del genere a stretta distanza, non è un caso. La sua fame è evidente, la voglia di rivincita, anche.
E dietro a Jacobs, ecco il gigante di Como: Chituru Ali, che a Roma ha ricevuto l’investitura proprio da Jacobs. Per la prima volta Ali è andato sotto i dieci secondi, 9’96 (invece 10’01 in semifinale) alle spalle dell’imprendibile Marcell. Dunque, solo per contestualizzare: l’Italia al momento dispone di due velocisti in grado di andare sotto i dieci secondi nello stesso meeting. Qualcosa di mai accaduto, impensabile. E la mente, come potrebbe essere altrimenti, vola a Parigi.
di Nicola Sellitti
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