Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Sinner a valanga

|

Un’ordinaria giornata in ufficio, ma a orario ridotto. Lo sforzo di Jannik Sinner è stato infatti relativo per superare l’australiano De Minaur

sinner-de-minaur

Sinner a valanga

Un’ordinaria giornata in ufficio, ma a orario ridotto. Lo sforzo di Jannik Sinner è stato infatti relativo per superare l’australiano De Minaur

|

Sinner a valanga

Un’ordinaria giornata in ufficio, ma a orario ridotto. Lo sforzo di Jannik Sinner è stato infatti relativo per superare l’australiano De Minaur

|

Un’ordinaria giornata in ufficio, ma a orario ridotto. Lo sforzo di Jannik Sinner è stato infatti relativo (6-3; 6-2; 6-1 in poco meno di due ore) per superare l’australiano De Minaur, qualificandosi così per le semifinali degli Australian Open, dove ritrova lo statunitense Shelton, battuto l’ultima volta a ottobre, al Master 1000 di Shanghai e che un paio di ore prima aveva battuto Lorenzo Sonego. Una cilindrata diversa Sinner: colpi più pesanti, potenti, profondi, la sceneggiatura era già scritta prima di scendere in campo e dunque successo in tre set per Sinner.

C’è troppa distanza tra il numero uno al mondo e De Minaur, che pure è stabilmente nella top ten ma che non ha mai vinto contro un top five, figurarsi se c’era margine con il fenomeno italiano, che tra l’altro l’ha battuto 10 volte su 10, con ripassate di power tennis anche nelle ultime due edizioni di Coppa Davis. Dunque, quinta semifinale nelle ultime sette prove del Grand Slam: ha impressionato come al solito il controllo totale del match in ogni aspetto di Jannik, soprattutto senza alcuna traccia dei problemi fisici mostrati due giorni fa con Rune. In queste condizioni, era una specie di no contest, per gli appassionati del linguaggio pugilistico.

Ora per Jannik c’è ancora la possibilità di riposare 48 ore, ma certamente il suo sguardo, oltre che su Shelton – che è in crescita esponenziale e che su questa superficie è un pericolo per tutti, con una prima di servizio top class – è indirizzato alla semifinale tra Zverev e Djokovic. La possibile sfida con il serbo in finale (parte favorito contro il tedesco, ancora a secco nelle prove del Grand Slam) potrebbe rappresentare l’ultimo, forse definitivo, passaggio del testimone. Un momento iconico a sigillare un’era irripetibile, quella dei Big Three (Federer, Nadal, Djokovic), 48 titoli dello Slam assortiti in oltre 20 anni. Ora tocca a Jannik, capopopolo della new wave del tennis, ma mai sottovalutare il cuore di un campione. Anzi di una leggenda, come Djokovic, che rinvia ancora la resa dei conti con il Tempo.

Di Nicola Sellitti

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Nadal sta con Sinner: “Sempre creduto alla sua innocenza”

23 Aprile 2025
Il caso Jannik Sinner continua a far discutere. L’ultimo a esprimersi in merito è stato Rafa Nadal

La Serie A si ferma per i funerali di Papa Francesco, rimandate le partite di sabato

22 Aprile 2025
Il campionato di Serie A e gli altri eventi sportivi saranno sospesi sabato in occasione dei fun…

Trionfa ancora Piastri su McLaren. Podio di Leclerc, segnali rossi

20 Aprile 2025
F1 Gp Arabia Saudita: trionfa ancora Piastri, secondo Verstappen e un immenso Leclerc, che tiene…

Buffon: “Le vere gioie sono le emozioni dei tifosi” – IL VIDEO

16 Aprile 2025
Buffon: “Le vere gioie sono le emozioni dei tifosi”, così il fuoriclasse, in merito al suo inser…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI