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Spalletti: “Non sono stato il migliore, lo ammetto. Ma resto”

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All’indomani dalla disfatta azzurra agli Europei 2024, Spalletti e il presidente della FIGC Gravina accusano il colpo. “Però resto”, spiega Spalletti

Spalletti: “Non sono stato il migliore, lo ammetto. Ma resto”

All’indomani dalla disfatta azzurra agli Europei 2024, Spalletti e il presidente della FIGC Gravina accusano il colpo. “Però resto”, spiega Spalletti

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Spalletti: “Non sono stato il migliore, lo ammetto. Ma resto”

All’indomani dalla disfatta azzurra agli Europei 2024, Spalletti e il presidente della FIGC Gravina accusano il colpo. “Però resto”, spiega Spalletti

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All’indomani della disfatta degli azzurri agli Europei, in conferenza stampa il ct Spalletti ha usato parole molto dimesse ma anche molto chiare: “Non sono stato il miglior Spalletti possibile. Leggo che mi hanno attribuito d’aver alzato troppo i toni e uso di miti da seguire. Ma io ho degli esempi da seguire. Ci sono molte cose ancora da far vedere, il mio impegno sarà totale. Bisogna essere onesti nel racconto di queste 14 partire fatte, del mio percorso. Siamo stati bravi fino a un certo punto. Ieri fatto passo indietro importante che non si può accettare. Io credo di sapere quello che ci vuole”.

Durissime le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina: “C’è la delusione nell’incapacità di reagire a limiti oggettivi con una reazione diversa, delusione su cui dobbiamo riflettere. Non scappo da responsabilità. Le critiche feriscono, quelle strumentali legate ad una richiesta di dimissioni. Quelle costruttive no, vanno ascoltate”.

Confermato in ogni caso l’impegno di Spalletti come ct di una Nazionale totalmente da ricostruire: “Ho parlato con Spalletti, ieri sera: non ha senso interrompere un progetto che e’ pluriennale, ed e’ cominciato solo da otto mesi” ha spiegato il n1. del calcio italiano. “Abbiamo fiducia in lui, tra sessanta giorni si torna in campo e non ha senso pensare che cambiando il progetto tra due mesi spunti un Mbappe”.

Intanto, continuano le critiche ad una Nazionale persa e priva di coraggio. Sempre in conferenza stampa, un giornalista svizzero ha detto al ct azzurro che la nazionale elvetica poteva essere paragonata ad una Ferrari mentre l’Italia ad una Fiat Panda. “Bisogna accettare tutto, anche allusioni di cattivo gusto come la sua”, ha risposto il ct.

di Margherita Medici

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