Trump Papa con l’IA e Parolin malato: lo spettro delle nuove tecnologie sul Conclave
Da Trump Papa a Parolin dato per gravemente malato dai siti cattolici più conservatori. Anche in tempi di Conclave occorre ricordare che la tecnologia e l’IA sono da maneggiare con cura
Trump Papa con l’IA e Parolin malato: lo spettro delle nuove tecnologie sul Conclave
Da Trump Papa a Parolin dato per gravemente malato dai siti cattolici più conservatori. Anche in tempi di Conclave occorre ricordare che la tecnologia e l’IA sono da maneggiare con cura
Trump Papa con l’IA e Parolin malato: lo spettro delle nuove tecnologie sul Conclave
Da Trump Papa a Parolin dato per gravemente malato dai siti cattolici più conservatori. Anche in tempi di Conclave occorre ricordare che la tecnologia e l’IA sono da maneggiare con cura
Alcuni giorni fa, interpellato dai giornalisti, Trump aveva scherzato: «Il prossimo Papa? Mi piacerebbe essere io». Detto fatto: grazie all’intelligenza artificiale ecco spuntare una foto del tycoon, col suo solito viso imbronciato, in perfetta tenuta papale bianca. Foto che finisce subito su “Truth”, il social del presidente americano, ma anche sui profili web della Casa Bianca.
Una boutade, per certi versi anche simpatica, che assume però una evidente connotazione negativa se pensiamo all’impatto che le nuove tecnologie (IA in testa) possono avere sulla realtà. Non è la prima volta che un’immagine generata artificialmente viene diffusa, e in molti casi alcune sono state spacciate e recepite come vere. In questo caso è evidente che si tratti di un falso (insomma, Trump, un protestante e presidente degli Usa, Papa? Davvero?), ma la linea tra realtà e finzione si assottiglia sempre di più.
Soprattutto quando qualcuno (un tempo si parlava di “manina”) impiega le tecnologie dell’informazione in rete per veicolare messaggi precisi. Elettorali o quasi. Siamo in tempo di Conclave (l’«extra omnes» è atteso per le 16:30 del 7 maggio) e i cardinali, pur chiamati a eleggere il Pontefice interpretando il volere dello Spirito Santo, restano uomini. Uomini con idee e ambizioni. E, soprattutto, uomini manipolabili. E connessi in rete. Nessun pericolo per l’immagine di Trump: la massima reazione potrebbe essere, al più, una risata. Ma per altro?
È quanto successo nelle ultime ore al cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato e grande favorito tra i papabili, a preoccupare. Tutto inizia sul sito Catholicvote.org, portale americano ultra-conservatore di stampo cattolico. Una notizia annuncia che mercoledì, durante la quotidiana congregazione dei cardinali, Parolin si sarebbe sentito male e avrebbe richiesto il soccorso dai medici. Segno, questo, che non sarebbe adatto a guidare la Chiesa a causa di una salute cagionevole. Il Vaticano entra subito a gamba tesa, smentendo categoricamente la notizia e bollandola come falsa. Ma ormai il gioco è partito e, sui portali più intransigenti del cattolicesimo e nelle chat dei cardinali meno progressisti, il dubbio si radica come la peggiore delle piante infestanti.
La salute è importante (nel 2013 Papa Francesco non era tra i papabili proprio perché, si diceva, aveva “un solo polmone”, travisando l’asportazione di parte di un lobo avvenuta molti anni prima) e la sua assenza può escludere dalla corsa al soglio petrino. Quale miglior modo per screditare una figura favorita, in quanto ponte tra la postura posata dei conservatori e le posizioni ideologiche aperte dei progressisti?
Ora immaginate se, ispirati da Trump e dal suo ritratto papale, i siti di disinformazione iniziassero a diffondere immagini di Parolin in barella, a terra o magari addirittura sul letto di un ospedale. La tecnologia è qualcosa di meraviglioso, che aiuta nella vita quotidiana e apre spazi di espressione finora sconosciuti. Ma, come ogni strumento, è pericoloso. Va usato con cautela. Darlo in mano a malintenzionati o a “bambinoni” (magari con un comodo studio nel centro di Washington) è pericoloso, senza la supervisione di un adulto responsabile. A trovarlo…
Di Umberto Cascone
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