app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Smart working

Smart working: opportunità bruciata dalla burocrazia

Ora che i lockdown sembrano lontani, dello smart working è rimasto solo il burocratese. Il nulla, rispetto alla grande rivoluzione annunciata.
|

Smart working: opportunità bruciata dalla burocrazia

Ora che i lockdown sembrano lontani, dello smart working è rimasto solo il burocratese. Il nulla, rispetto alla grande rivoluzione annunciata.
|

Smart working: opportunità bruciata dalla burocrazia

Ora che i lockdown sembrano lontani, dello smart working è rimasto solo il burocratese. Il nulla, rispetto alla grande rivoluzione annunciata.
|
|
Ora che i lockdown sembrano lontani, dello smart working è rimasto solo il burocratese. Il nulla, rispetto alla grande rivoluzione annunciata.

Sembra ieri, quando si ragionava – in pieno lockdown e subito dopo – della fine del lavoro per come l’avevamo sempre conosciuto. Si rifletteva sul destino dei grattacieli delle grandi corporation in giro per il mondo, destinati a restar vuoti, nell’era di quello che in Italia abbiamo sin dal primo giorno, erroneamente, chiamato smartworking. Lavoro da remoto, avremmo dovuto dire. Ora che i lockdown sembrano lontani, dello smartworking è rimasto solo il burocratese. Dal primo settembre il datore di lavoro non potrà stabilirlo unilateralmente, mentre sarà semplificata la sola comunicazione dei lavoratori in lavoro agile“ agli organismi competenti. Il nulla, rispetto alla grande rivoluzione annunciata. La verità è che in Italia pochi si sono occupati di opportunità e limiti del lavoro da remoto, mentre sotto la spinta drammatica del coronavirus in troppi si son lasciati andare a fughe in avanti.

Non si tratta di lavorare da casa, opportunità che non è mai piaciuta a tutti. Si tratterebbe di saper sfruttare le opportunità offerte dal digitale, contemplando al meglio interesse dei lavoratori e produttività delle aziende. È ipocrita, poi, mettere sullo stesso piano le esigenze dei lavoratori esperti e giovani, che vivono d’esempio e guida. Le idee alla pausa caffè non sono una prerogativa dei giovani ma un elemento da tenere comunque in considerazione. Dispiace passare come se nulla fosse dagli allarmi sul futuro dei centri cittadini, privati di colpo di uffici e lavoratori, alle note burocratiche a piè di pagina.

di Marco Sallustro

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Se l’auto si scarica

04 Maggio 2024
I dati sulle immatricolazioni nel mese di aprile evidenziano una stasi del settore automotive el…

Caporalato abitativo: fare i soldi con i disperati

03 Maggio 2024
Un mercato florido che si nutre di disperazione, di illegalità. Che va avanti con il passaparola…

Uno zaino per sette fratelli, parla Aldo Di Stasio di Seven-Invicta

03 Maggio 2024
Seven come sette erano i fratelli Di Stasio, imprenditori lungimiranti e leader dal 1973 nel mo…

Il coraggio che serve per il nucleare

03 Maggio 2024
Per il ministro Pichetto Fratin, entro questa legislatura l’Italia vuole avere il quadro giuridi…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI