G7, le parole di Papa Francesco sull’Intelligenza Artificiale
Giornata storica al G7: per la prima volta un Pontefice partecipa al vertice del Gruppo dei Sette. Ecco le dichiarazioni di Papa Francesco sull’innovativa Intelligenza Artificiale
G7, le parole di Papa Francesco sull’Intelligenza Artificiale
Giornata storica al G7: per la prima volta un Pontefice partecipa al vertice del Gruppo dei Sette. Ecco le dichiarazioni di Papa Francesco sull’innovativa Intelligenza Artificiale
G7, le parole di Papa Francesco sull’Intelligenza Artificiale
Giornata storica al G7: per la prima volta un Pontefice partecipa al vertice del Gruppo dei Sette. Ecco le dichiarazioni di Papa Francesco sull’innovativa Intelligenza Artificiale
Giornata storica al G7: per la prima volta un Pontefice partecipa al vertice del Gruppo dei Sette. Ecco le dichiarazioni di Papa Francesco sull’innovativa Intelligenza Artificiale
Oggi è stata una giornata storica al G7: è la prima volta che un Papa partecipa al vertice del Gruppo dei Sette. Accolto da un lungo applauso da parte dei leader, Papa Francesco – nella sala della sessione del G7 dedicata a Intelligenza Artificiale, energia, Africa e Mediterraneo, aperta ai Paesi e alle organizzazioni internazionali outreach invitati al summit in Puglia – è entrato sulla sedia a rotelle, accompagnato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Tra le diverse importanti tematiche affrontate, Papa Francesco si è soffermato sull’uso dell’innovativa Intelligenza Artificiale e, in particolare, sui rischi che possono derivare da un utilizzo sbagliato di tale tecnologia.
“Condanneremmo l’umanità a un futuro senza speranza, se sottraessimo alle persone la capacità di decidere su loro stesse e sulla loro vita condannandole a dipendere dalle scelte delle macchine”, le parole di Papa Francesco, che prosegue: “Abbiamo bisogno di garantire e tutelare uno spazio di controllo significativo dell’essere umano sul processo di scelta dei programmi di Intelligenza Artificiale: ne va della stessa dignità umana”.
“L’Intelligenza Artificiale potrebbe permettere una democratizzazione dell’accesso al sapere, il progresso esponenziale della ricerca scientifica, la possibilità di delegare alle macchine i lavori usuranti” dichiara il Pontefice, che continua: “Ma al tempo stesso essa potrebbe portare con sé una più grande ingiustizia fra nazioni avanzate e nazioni in via di sviluppo, fra ceti sociali dominanti e ceti sociali oppressi, mettendo così in pericolo la possibilità di una cultura dell’incontro a vantaggio di una cultura dello scarto”.
“Spetta ad ognuno fare buon uso” dell’Intelligenza Artificiale e “spetta alla politica creare le condizioni perché un tale buon uso sia possibile e fruttuoso”, aggiunge il Papa.
“I programmi di Intelligenza Artificiale, affinché siano strumenti per la costruzione del bene e di un domani migliore, devono essere sempre ordinati al bene di ogni essere umano. Devono avere un’ispirazione etica. La decisione etica infatti – spiega Papa Francesco – è quella che tiene conto non solo degli esiti di un’azione, ma anche dei valori in gioco e dei doveri che da questi valori derivano. Per questo ho salutato con favore la firma a Roma, nel 2020, della Rome Call for AI Ethics e il suo sostegno a quella forma di moderazione etica degli algoritmi e dei programmi di Intelligenza Artificiale che ho chiamato algoretica”.
“In un contesto plurale e globale, in cui si mostrano anche sensibilità diverse e gerarchie plurali nelle scale dei valori, sembrerebbe difficile trovare un’unica gerarchia di valori. Ma nell’analisi etica possiamo ricorrere anche ad altri tipi di strumenti: se facciamo fatica a definire un solo insieme di valori globali, possiamo però trovare dei principi condivisi con cui affrontare e sciogliere eventuali dilemmi o conflitti del vivere”, conclude Papa Francesco.
di Filippo Messina
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Tag: Italia
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