Meloni dica stop!
| Politica
Le trattative interne alla coalizione di centrodestra sulla formazione del governo Meloni sono fisiologiche. Adesso però è arrivato il momento di mettere la parola fine, tocca al presidente in pectore trovare un punto di caduta accettabile e chiudere questa partita.
Meloni dica stop!
Le trattative interne alla coalizione di centrodestra sulla formazione del governo Meloni sono fisiologiche. Adesso però è arrivato il momento di mettere la parola fine, tocca al presidente in pectore trovare un punto di caduta accettabile e chiudere questa partita.
| Politica
Meloni dica stop!
Le trattative interne alla coalizione di centrodestra sulla formazione del governo Meloni sono fisiologiche. Adesso però è arrivato il momento di mettere la parola fine, tocca al presidente in pectore trovare un punto di caduta accettabile e chiudere questa partita.
| Politica
AUTORE: Fulvio Giuliani
Una quota anche consistente di trattative, equilibrismi, tira e molla è fisiologica e comprensibile. Lo stesso totoministri ha una sua “dignità“ che nessuno vuole negare agli appassionati del genere, purché tutto questo non superi il livello di guardia. Considerati gli ossessivi richiami del prossimo presidente del Consiglio e dell’intera coalizione di centrodestra all’eccezionalità del momento, alla gravità della situazione, all’emergenza energetica e così via, sarebbe carino pur essere conseguenti. Trovare un punto di caduta accettabile allo sfibrante braccio di ferro fra alleati.
Gli ultimi rumors danno Giorgia Meloni intenzionata a mettere a punto la squadra di governo entro dopodomani, in modo da presentarsi con un’idea ben chiara dei rapporti di forza tra i partiti e soprattutto della qualità del nuovo esecutivo entro la prima giornata della legislatura, fissata per giovedì. Impegno lodevole e che certifica, in qualche modo, la difficoltà di trovare un equilibrio con Lega e Forza Italia.
Al termine di un lungo fine settimana di trattative, è arrivato il momento di dire stop, mentre è stato Silvio Berlusconi ad alzare la voce, superando per una volta Matteo Salvini impegnato a professare modestia e disponibilità. La verità è che il gioco delle parti e le recite cominciano a stancare: se è vero, come è vero, che il nuovo capo di governo si giocherà subito parte della propria credibilità e della capacità di dare segnali forti in patria e all’estero, è bene che la leader di Fratelli d’Italia chiuda questa partita. In solitudine, se necessario, prima che diventi pericolosa per l’avvio dell’esecutivo. È lei a giocarsi faccia e carriera politica, dettaglio non trascurabile.
Giorgia Meloni ha promesso qualità, ci aspettiamo qualità, non intere giornate – con il dovuto rispetto – trascorse a meditare sui destini di Licia Ronzulli.
Di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Identità
12 Dicembre 2025
Va bene che l’identità la si aggiorni con cautela, ma se non la si afferma quando si è forti poi t…
Maggioranza e opposizione, le stesse spaccature
12 Dicembre 2025
Destra e sinistra non significano più nulla. Le spaccature e le differenze si generano ormai tutte…
Abbracci ed equilibrismi
10 Dicembre 2025
Un punto fermo non va mai dimenticato: la coerenza del governo italiano – per meglio dire dei gove…
Emma Bonino dimessa dall’ospedale, è a casa. “Condizioni stabili”
08 Dicembre 2025
Emma Bonino è stata dimessa dall’ospedale San Filippo Neri di Roma dove era ricoverata dallo scors…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.