Le lacune storiche dell’ambasciatore russo Razov
Secondo Razov, l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, il nostro Paese non avrebbe titoli per parlare di conflitti mondiali
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Le lacune storiche dell’ambasciatore russo Razov
Secondo Razov, l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, il nostro Paese non avrebbe titoli per parlare di conflitti mondiali
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Le lacune storiche dell’ambasciatore russo Razov
Secondo Razov, l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, il nostro Paese non avrebbe titoli per parlare di conflitti mondiali
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Secondo Razov, l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, il nostro Paese non avrebbe titoli per parlare di conflitti mondiali
L’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina ha diligentemente svolto il proprio compito: propagandare nel nostro Paese la farsa dell’“operazione militare speciale”. Nell’ultima intemerata ha messo nel mirino il ministro della Difesa Guido Crosetto, reo di aver evocato il rischio di una Terza guerra mondiale, da evitare difendendo l’Ucraina. Secondo l’ambasciatore il nostro Paese non avrebbe titoli per parlare di conflitti mondiali, avendo colpe storiche nella guerra scatenata dalla Germania di Hitler alleata dell’Italia fascista. Incontrovertibile, come il ruolo dell’Unione Sovietica di Stalin nello spartirsi cinicamente la Polonia e papparsi le Repubbliche baltiche, sfruttando l’aggressione nazista ai polacchi.
Ambasciatore Razov, conosciamo le nostre colpe, ma il patto Molotov-Ribbentrop e le clausole segrete che inchiodano l’Urss alle sue responsabilità del 1939 sono fatti documentati. Oggi esclama: «Vogliono distruggerci come Hitler», ma con Hitler il patto segreto era sovietico. Se vogliamo giocare ai prof di storia, dietro la lavagna ci finisce lei.
Di Fulvio Giuliani
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