app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Francesco Lollobrigida tutelare l'etnia italiana

Asili, non etnia

Il ministro Francesco Lollobrigida, intervenuto agli Stati generali della natalità, ha parlato della necessità di tutelare l'”etnia italiana”.
|

Asili, non etnia

Il ministro Francesco Lollobrigida, intervenuto agli Stati generali della natalità, ha parlato della necessità di tutelare l'”etnia italiana”.
|

Asili, non etnia

Il ministro Francesco Lollobrigida, intervenuto agli Stati generali della natalità, ha parlato della necessità di tutelare l'”etnia italiana”.
|
|
Il ministro Francesco Lollobrigida, intervenuto agli Stati generali della natalità, ha parlato della necessità di tutelare l'”etnia italiana”.
Perseverare è diabolico, recita un vecchio adagio che andrebbe tenuto sempre a mente. Il ministro Francesco Lollobrigida, intervenuto agli Stati generali della natalità, ha parlato ieri della necessità di tutelare l'”etnia italiana”. Evidentemente sordo o indifferente alla valanga di polemiche seguite al suo precedente allarme in materia sulla “sostituzione etnica” (in quel caso connesso al tema dell’immigrazione), il ministro Lollobrigida insiste sul punto dell'”etnia”. Lo fa con convinzione e richiamando quanto definito dall’enciclopedia Treccani: “Raggruppamento linguistico-culturale, che in questo convegno – ha poi aggiunto – si tende a tutelare”. È bene sottolineare come lo stesso Lollobrigida abbia voluto distinguere fra “etnia” e il concetto di “razza”, che avrebbe spalancato parallelismi e memorie infauste o peggio. Detto questo, insistere su concetti come la “sostituzione etnica”, l’esigenza di tutelare un’“etnia italiana” resta una scelta che spinge il vitale dibattito sulla natalità verso una dimensione (deriva?) tutta politica e ideologica. Non ne avvertiamo il minimo bisogno. Ancor più, un’impostazione del genere fa apparire una battaglia per il futuro di tutti noi una questione da legare – in qualche modo – a un sentimento o un’appartenenza politica. Capiamo le migliori intenzioni, ma il ministro Lollobrigida dovrebbe far pace con l’idea che nessuno metterà al mondo più figli o anche un solo bambino perché spinto dalla paura della “sostituzione etnica” o dalla nobile causa di salvaguardare l'”etnia” italiana. Come abbiamo scritto un numero infinito di volte e non ci stancheremo mai di ripetere, si faranno più figli quando ci saranno le condizioni per farli. Quando le giovani coppie, le famiglie sentiranno di avere a disposizione una rete di servizi degna di questo nome. Quando le donne sapranno di non dover scegliere fra lavoro e maternità: la seconda troppo spesso, la prima tutt’altro che di rado, un’eventuale terza manco a dirlo. Altro che “etnia”. Saremo noiosi, ma parlateci di asili nido, di strutture sportive per bambini e ragazzi, di tempo pieno e attività a disposizione di tutte le famiglie e non solo di quelle che se lo possono permettere, di un mercato del lavoro che non pensi a tutelare solo i già ipertutelati e spinga donne e giovani dentro, non fuori. Altro che “etnia”.   di Fulvio Giuliani

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Cosa abbiamo cercato di più su Google quest’anno? – IL VIDEO

13 Dicembre 2024
Il 2024 è ormai al termine ma che cosa abbiamo cercato di più su Google nel 2024? Scoprilo in qu…

Bella Napoli se si putesse visita’

11 Dicembre 2024
Alberghi e strutture ricettive con posti letto esauriti e ristoranti, pizzerie, friggitorie ass…

Il primo semaforo della storia

10 Dicembre 2024
Progettato da James Hoge e installato a Cleveland fra East 105th Street ed Euclid Avenue, viene …

Il curioso legame tra la parata demoniaca dei Krampus e Babbo Natale

08 Dicembre 2024
In questi giorni di ponte le nostre valli sono sold-out e recandosi nelle regioni alpine nordori…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI