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In Italia la prima agenzia per immobili infestati dai fantasmi

Quanti di noi, realmente, abiterebbero in una dimora intorno alla quale aleggiano strane leggende? Evidentemente molti più di quanti immaginiamo

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In Italia la prima agenzia per immobili infestati dai fantasmi

Quanti di noi, realmente, abiterebbero in una dimora intorno alla quale aleggiano strane leggende? Evidentemente molti più di quanti immaginiamo

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In Italia la prima agenzia per immobili infestati dai fantasmi

Quanti di noi, realmente, abiterebbero in una dimora intorno alla quale aleggiano strane leggende? Evidentemente molti più di quanti immaginiamo

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Quanti di noi, realmente, abiterebbero in una dimora intorno alla quale aleggiano strane leggende? Evidentemente molti più di quanti immaginiamo

Quello della casa infestata è un cliché a cui la filologia e il cinema di genere hanno spesso fatto ricorso. Del resto, se in oltre tre secoli di letteratura horror il tema delle sinistre presenze domestiche ha alimentato la curiosità collettiva, un motivo dovrà pur esserci. Ma quanti di noi, realmente, abiterebbero in una dimora intorno alla quale aleggiano strane leggende? Evidentemente molti più di quanti immaginiamo, dato che a Bologna è nata recentemente un’agenzia (denominata “Ghost House”) specializzata in vendite e affitti di immobili legati a storie paranormali o misteriose.

L’idea è di Fiorenza Renda, professionista con trent’anni di esperienza nel settore immobiliare, appassionata di letteratura gotica e horror, che ha dato vita a questo curioso (e al momento riuscito) esperimento. «Anni fa mi trovai a trattare la vendita di una casa, salvo poi scoprire in seguito che era stata oggetto di un efferato crimine» racconta Renda. «Quando avvisai l’acquirente, questi non solo non si tirò indietro, ma addirittura sembrava affascinato dalla leggenda che circondava l’abitazione». Da questo episodio ha preso forma l’attuale avventura dell’imprenditrice, che spiega come – dietro questa specifica e improbabile nicchia di mercato – ci sia in realtà un grande fermento: «C’è gente che mi contatta perché intende vendere case che magari sono abitate da spiriti di vecchi antenati che non se ne vogliono andare. Questi immobili farebbero fatica a essere posizionati sul mercato. Grazie ai miei collaboratori, riesco a trovare loro una collocazione».

Ovviamente non mancano gli aneddoti curiosi. Come quello legato a un appartamento ceduto dai proprietari a causa dell’eccessiva invadenza di spiriti ‘dispettosi’ e finito per essere utilizzato come set per le riprese di serie televisive e film. Pare che, in questo caso specifico, l’eccessivo caos generato dalle troupe che operavano sul posto sia stato sufficiente a far sloggiare i ‘fantasmi’, che da lì in poi hanno smesso di dare noia.

E se il profilo dell’acquirente tipo si divide fra l’appassionato del genere horror e lo studioso di fenomeni paranormali, non manca però chi è interessato a questo tipo di dimore per motivi più pratici. Spesso infatti questo genere di case, una volta acquisite, diventa la fonte che alimenta un altro tipo di imprenditoria: quella legata al dark tourism, il turismo degli appassionati di vicende legate al mistero che negli ultimi anni ha visto un’impennata verticale delle proprie quotazioni. «Sono stata contattata perfino da colleghi che operano nel settore immobiliare in Francia e in Germania, interessati al modello di business che ho realizzato, per tentare eventualmente di replicarlo nel loro Paese. A dimostrazione che, anche nel nostro ambiente, c’è ancora spazio per provare a fare qualcosa di nuovo. Basta guardare al mercato da una prospettiva diversa» riflette Renda.

A noi appassionati del genere l’idea piace e non poco. Forse perché siamo cresciuti con i racconti di Edgar Allan Poe, di H.P. Lovecraft o di Stephen King. O magari perché abbiamo sempre sognato di vivere un’esperienza come quella del film “The Others”, al fianco di Nicole Kidman. Consapevoli però che più probabilmente finiremmo come Renato Pozzetto in “La casa stregata”. Con una moglie che non possiamo amare e un cane che ci regala perle di saggezza parlando in dialetto napoletano.

di Stefano Faina e Silvio Napolitano

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