Litigare per la doggy bag
La proposta di legge dal titolo “Obbligatorietà della doggy bag” depositata ieri dai deputati di Forza Italia Paolo Barelli e Giandiego Gatta ha creato non poche polemiche
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Litigare per la doggy bag
La proposta di legge dal titolo “Obbligatorietà della doggy bag” depositata ieri dai deputati di Forza Italia Paolo Barelli e Giandiego Gatta ha creato non poche polemiche
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Litigare per la doggy bag
La proposta di legge dal titolo “Obbligatorietà della doggy bag” depositata ieri dai deputati di Forza Italia Paolo Barelli e Giandiego Gatta ha creato non poche polemiche
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La proposta di legge dal titolo “Obbligatorietà della doggy bag” depositata ieri dai deputati di Forza Italia Paolo Barelli e Giandiego Gatta ha creato non poche polemiche
I deputati di Forza Italia Paolo Barelli e Giandiego Gatta hanno depositato ieri una proposta di legge contro gli sprechi alimentari dal titolo emblematico: “Obbligatorietà della doggy bag”. La ‘schiscetta’ per gli avanzi potrebbe diventare non più facoltativa per tutti gli esercizi predisposti alla vendita di cibo e bevande, che dovranno così adeguarsi a quanto accade da tempo in Francia e Spagna. Opporsi costerà caro, con sanzioni fra i 25 e i 125 euro a «scopo educativo non vessatorio», come previsto nel testo presentato alla Camera. L’intenzione dichiarata è quella di tentare di ridurre di circa mezzo kg il cibo che un italiano spreca in media ogni settimana. Una ‘disattenzione’ che vale oltre 9 milioni di euro l’anno.
Eppure questa esigenza, che sembra trovare il favore dei consumatori, non raccoglie il consenso unanime da parte degli addetti ai lavori. Se un italiano su due è favorevole all’iniziativa, alcuni chef hanno sollevato dubbi sul costo a loro carico dei contenitori. Per risolvere questo possibile contrasto, con un pizzico di vergogna potremmo portarne noi stessi uno da casa e sottoporci allo sguardo sdegnato di una chef-star per le sue opere sparpagliate in un eco-recipiente. Difficilmente nei ristoranti stellati sarà un fiorire di doggy bag, ma portarsi via i resti di piatti di ottima qualità dalla grande maggioranza dei locali non sembra un’idea malsana. Si attendono fiduciosamente sviluppi di questa vita da cani, è proprio il caso di dirlo.
di Raffaela Mercurio
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