Rai, la presidente si dimette. Per lei un nuovo incarico alla Bbc
La presidente della Rai, che già sedeva in un Consiglio della galassia Bbc, ha ottenuto – sempre presso la Bbc – un incarico di maggiore peso e coinvolgimento
Rai, la presidente si dimette. Per lei un nuovo incarico alla Bbc
La presidente della Rai, che già sedeva in un Consiglio della galassia Bbc, ha ottenuto – sempre presso la Bbc – un incarico di maggiore peso e coinvolgimento
Rai, la presidente si dimette. Per lei un nuovo incarico alla Bbc
La presidente della Rai, che già sedeva in un Consiglio della galassia Bbc, ha ottenuto – sempre presso la Bbc – un incarico di maggiore peso e coinvolgimento
La presidente della Rai, che già sedeva in un Consiglio della galassia Bbc, ha ottenuto – sempre presso la Bbc – un incarico di maggiore peso e coinvolgimento
Quello della Rai è un mondo davvero curioso. Il Consiglio d’amministrazione è scaduto da un mese e mezzo, eppure le forze di maggioranza – che non fanno mistero di volere sostituire il mondo creato da ‘quelli di prima’ – non sono riuscite a trovare un accordo per nominarne uno nuovo. La regola è sempre la stessa e non cambia con destra o sinistra: le rivalità sono interne al mondo Rai e si alimentano e colorano delle diverse sponsorizzazioni politiche di cui ciascuno dispone.
Nel frattempo la presidente della Rai sedeva di già in un Consiglio della galassia Bbc, ovvero del servizio pubblico televisivo britannico. Il che è già curioso. Da quella posizione ha ottenuto, sempre presso la Bbc, un incarico di maggiore peso e coinvolgimento, talché ha inviato una lettera di dimissioni dal Consiglio Rai già scaduto. Sapendo come sarebbe finita, si era insomma messa avanti con il trasloco. Il tutto avviene per supposti «motivi personali», che è poi il modo per andarsene senza neanche parlare dei problemi aziendali e lasciando quindi la Rai – e questa non è certo una sua responsabilità – al suo ruolo di palestra della lottizzazione.
Che poi tale accaparramento di posizioni abbia già dimostrato di portare una temporanea fortuna ai designati e una costante sfortuna ai lottizzatori politici, che pretendono di dominare la Rai per formare il consenso e conseguentemente lo perdono, pare sia un dettaglio non preso in considerazione. Se non altro si apprezzi l’assenza di scaramanzia.
di Sofia Cifarelli
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Tag: Italia, televisione
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