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Rowling: “Ho visto i miei libri messi al rogo e banditi dalle scuole”

La scrittrice J.K. Rowling, “mamma” di Harry Potter, spiega in un podcast i tentativi di censura subiti dai suoi libri
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Rowling: “Ho visto i miei libri messi al rogo e banditi dalle scuole”

La scrittrice J.K. Rowling, “mamma” di Harry Potter, spiega in un podcast i tentativi di censura subiti dai suoi libri
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Rowling: “Ho visto i miei libri messi al rogo e banditi dalle scuole”

La scrittrice J.K. Rowling, “mamma” di Harry Potter, spiega in un podcast i tentativi di censura subiti dai suoi libri
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La scrittrice J.K. Rowling, “mamma” di Harry Potter, spiega in un podcast i tentativi di censura subiti dai suoi libri
Nel secondo episodio del podcast The Witch Trials of J.K. Rowling, dal titolo Burn the Witch, la “mamma” di Harry Potter racconta a Megan Phelps-Roper i tentativi di censura subiti sin dal tramonto del secolo scorso: “Nel 1999, per la prima volta, sono venuta a sapere che i miei libri venivano bannatiUn movimento diceva che erano pericolosi e immorali: ero una strega che avvelenava le menti dei bambini”, spiega. L’avversione verso i suoi scritti è cresciuta assieme al successo della saga del mago più famoso del globo: “Agli inizi degli anni 2000 tutto inizia a diventare più grande e, dal mio punto di vista, più folle. Una volta, durante un firma copie, ci fecero evacuare la libreria per un allarme bomba“, ricorda J.K. Rowling aggiungendo che, secondo le indiscrezioni, dietro questo gesto ci sarebbe stato un personaggio appartenente alla destra ultra conservatrice cristiana. “Nelle interviste di allora fui costretta a chiarire che non credevo nella stregoneria e che non era mia intenzione insegnarla ai bambini”, sembrano gli anni della caccia delle streghe, e invece è il secondo millennio dopo Cristo.

La scrittrice spiega: “Ho dovuto vedere i miei libri che venivano bruciati, assistere ai tentativi di eliminarli dalle biblioteche delle scuole”, una sorta di anticipazione della cancel culture.

“Per come la vedo io – conclude – bruciare libri rappresenta, per definizione, il trapassare la soglia del dibattito razionale, distruggere l’idea con cui sono in disaccordo, distruggerne la rappresentazione. Non c’è libro su questa terra che meriti di essere bruciato. Bruciare libri è l’ultima risorsa per persone che non sono capaci di discutere“.

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