Il ritorno di Rafa Nadal
Il ritorno di Rafa Nadal nei prossimi Atp 250 di Brisbane. Il tennis si riposa ma è pronto a ripartire e farci sognare in vista degli Australian Open

Il ritorno di Rafa Nadal
Il ritorno di Rafa Nadal nei prossimi Atp 250 di Brisbane. Il tennis si riposa ma è pronto a ripartire e farci sognare in vista degli Australian Open
Il ritorno di Rafa Nadal
Il ritorno di Rafa Nadal nei prossimi Atp 250 di Brisbane. Il tennis si riposa ma è pronto a ripartire e farci sognare in vista degli Australian Open
Riparte dall’Atp 250 di Brisbane, Rafa, per scaldare i muscoli in vista dell’Australian Open. Si è detto pronto, affamato e va assolutamente creduto fino a prova contraria, anche se i muscoli e i tendini sono logorati e la frattura da stress al piede è una tortura.
Credergli perché è Rafa, è uno de venerabili maestri di una generazione irripetibile, è uno che ha già dimostrato di essere attrezzato per i miracoli: almeno tre delle 14 edizioni vinte del Roland Garros sono finite nella sua vetrinetta di casa anche se era infortunato, usurato, consumato dal dolore.
Nadal torna per dare un segnale a se stesso a 37 anni, perché senza tennis non sa stare e per respingere la generazione che avanza – che ha pubblicamente detto di stimare parecchio – dal connazionale Alcaraz a Jannik Sinner. Vuole vincere, non torna per battere le mani agli avversari. Andrà ovviamente atteso nelle settimane, nei mesi, anche se è capace di vincere al primo colpo, perchè il cuore dei campioni non va mai sottovalutato: Rafa è Rafa e se Nole continua a essere il feroce saladino della racchetta, per Sinner, così come Alcaraz, l’ascesa al potere sarà ancora più complicata, anche se il Tempo fa il suo mestiere e quindi prima o poi la successione avverrà.
Con un Nadal anche all’80% delle sue potenzialità, al tavolo da poker per decidere il migliore si siedono in quattro. Vedremo chi avrà le carte migliori, da gennaio in poi. Sono pronti a sedersi, perché a poker si gioca anche in cinque, anche altri assi come Medvedev e Rune, nell’ennesimo incrocio tra gli ultimi rimasti della generazione dorata (Federer è a casa solo perché ha difficoltà a correre, letteralmente) e il nuovo e l’usato sicuro che avanzano.
Ci sarà da divertirsi, nella stagione dell’attesa consacrazione di Jannik. Mancano poche settimane e arriveranno le prime risposte dal campo.
di Nicola Sellitti
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche

Morto Nino Benvenuti, leggenda italiana del pugilato

Serie A, la sfida scudetto si gioca venerdì

Quanto durano 15 minuti a fine campionato?
