“Le Notti dell’Underground”, la seconda edizione del festival di Re Nudo dal 5 all’8 giugno
52 eventi in programma con oltre 40 ore di diverse forme d’arte per la seconda edizione de “Le Notti dell’Underground”, il festival di Re Nudo, a Milano

“Le Notti dell’Underground”, la seconda edizione del festival di Re Nudo dal 5 all’8 giugno
52 eventi in programma con oltre 40 ore di diverse forme d’arte per la seconda edizione de “Le Notti dell’Underground”, il festival di Re Nudo, a Milano
“Le Notti dell’Underground”, la seconda edizione del festival di Re Nudo dal 5 all’8 giugno
52 eventi in programma con oltre 40 ore di diverse forme d’arte per la seconda edizione de “Le Notti dell’Underground”, il festival di Re Nudo, a Milano
Dal 5 all’8 giugno 2025 torna nello Spazio ex Cisterne della Fabbrica del Vapore “Le Notti dell’Underground – Il Festival di Re Nudo” con la seconda edizione dopo il ritorno lo scorso anno con una nuova formula completamente rinnovata che ha saputo raccogliere 1500 persone di tutte le generazioni.
Sarà una 4 giorni di musica, teatro, fotografia, video e altre forme d’arte all’insegna del tema “Change Engagement”: un totale di 52 eventi per 40 ore di arte e condivisione. Protagonisti assoluti sono i 160 giovani artisti indipendenti tra i 16 e i 30 anni che hanno mandato le loro candidature, per un totale di 46 progetti.
Durante la conferenza stampa di presentazione, Luca Pollini, direttore di Re Nudo, ha dichiarato: “Il Festival di Re Nudo rappresenta oggi un punto di riferimento per la cultura alternativa contemporanea. Non è un’operazione nostalgica: si propone come laboratorio creativo per le nuove generazioni, uno spazio libero e inclusivo in cui far emergere visioni artistiche lontane dal mainstream.
Abbiamo pubblicato 12 libri, organizzato vari eventi culturali, ma ancora oggi incutiamo timore: molte aziende faticano ad associare il proprio nome a Re Nudo. Tra le 164 proposte ricevute, la maggioranza non è musicale, bensì teatrale (36%). Abbiamo selezionato 46 progetti, contro i 34 dello scorso anno: il nostro intento è offrire opportunità concrete a giovani che, purtroppo, ne hanno sempre meno”.
Il sociologo Francesco Morace ha aggiunto:“La memoria radicale è qualcosa di ben diverso dal revival o dal vintage. Le nuove generazioni stanno dimostrando di saperla interpretare. Non esistono più conflitti generazionali come un tempo: 50 anni fa, tutti i ragazzi nelle foto avevano la stessa età e cercavano valori diversi, sperimentavano. Oggi è importante convocare gli under 30 nei modi che preferiscono, senza ideologie, per dar loro voce. Il festival, in futuro, potrebbe non essere solo un evento annuale, ma un’attività continuativa, con spazi e tempi diversi, al di là del digitale. I giovani oggi esprimono una forte passione per il viaggio e il desiderio di esplorare fisicamente la diversità del mondo. Riprendere il filo di quella passione e di una visione del futuro è fondamentale”.
Tra gli ospiti della conferenza anche la PFM, storica protagonista dei festival di Re Nudo. Patrick Djivas ha ricordato: “È emozionante vedere queste foto e ripensare a quel periodo. I ragazzi di allora capirono di essere una forza, e la musica seguì quel movimento. Era soprattutto strumentale, perché doveva unire.
Anche noi, in Italia, riuscimmo a realizzare Re Nudo: fu meraviglioso. All’epoca la musica di qualità era mainstream. Oggi è l’opposto: i testi sono diventati centrali, ma un tempo era la musica a unire, anche chi non parlava la stessa lingua. Ricordo bene quando entrai nella PFM: fu proprio grazie a una jam session con Franz e Demetrio. Dopo quella sera, a cena, Franz mi propose di unirmi a loro. Le jam possono cambiare la vita”.
Anche quest’anno il programma musicale prevede set sia acustici che elettrici. Tra i tanti eventi in calendario segnaliamo:
- Venerdì 6 giugno ore 15.00: proiezione del docufilm “Un mistico etneo: Franco Battiato”, dedicato al periodo sperimentale dell’indimenticato artista;
- Venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 giugno: rassegna di cortometraggi “L’alternativa corta”, a cura di Riccardo Casiccia;
- Sabato 7 giugno ore 18.30: talk/laboratorio “Scrivere il silenzio / Vedere la musica”, a cura della Piccola Accademia di Poesia con Elena Mearini, Angelo De Stefano e Geminiano Mancusi. Un’esperienza tra parola e silenzio, ispirata all’opera di John Cage;
- Domenica 8 giugno ore 15.30: “Vittime & Colpevoli”, monologo di Ottavia Oddone che affronta il complesso rapporto con il cibo, tra desiderio, identità, controllo e libertà.
di Federico Arduini
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Tag: musica, Musica italiana
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